CORREVO SOTTO LA TUA OMBRA

Io me lo ricordo quando venivo alle gare solo perché c’eri tu.

Quando arrivavo non vedevo altri, mi si piantava il cuore in gola e ti guardavo come se fossimo solo noi due sotto l’arco di partenza.

Eri bello a modo mio, eri mio a modo nostro.

In mezzo al mondo, senza dirlo a nessuno, dove tutti avevano capito che cosa stavamo diventando.

Correvo dietro ai tuoi passi, in silenzio, senza sentire la fatica, mi bastava sapere che all’arrivo c’eri tu e con questo pensiero ho ottenuto i tempi più belli della mia vita.

Eri il mio doping ma quando ero sola non sentivo più la spinta.

Poi, in pochi mesi, la scintilla tra di noi si è affievolita e le mie gambe hanno smesso di bruciare.

Guardando indietro alla nostra storia ho capito che ci usavamo per correre più forte.

Io lustravo il tuo altare su cui troneggiava il tuo ego, tu da lassù non mi hai mai capita fino in fondo.

Oggi corro più veloce di prima, il corpo mi ha fatto capire che da sola valgo mille volte ciò che ero dietro di te, non ti do colpe, non ti biasimo ero io che sbagliavo a correre sotto la tua ombra.

Correre per sé stesse e sotto il sole è la cura migliore.