Correre non è meraviglioso

Leggo sul nostro sito che “Correre è meraviglioso”. Vorrei educatamente esprimere il mio netto dissenso. Non solo non è vero in assoluto ma è anche una prospettazione per molti aspetti fuorviante.

Correre piace specialmente a coloro che sono “portati” per la corsa e questo significa che una buona parte di coloro che si dedicano a questo sport, non si divertono. O, meglio, vi trovano degli aspetti positivi di gran lunga superiori a quelli negativi.

Ma dire che sia “meraviglioso” cozza, decisamente, con la realtà in cui la fatica, la dedizione, l’impegno, non la rende particolarmente appetibile.

Fare l’amore con la persona che si ama è meraviglioso (specie se riesce bene e, qui, non scendo in dettagli da iniziati) e proprio non emergono aspetti negativi da compensare.

Applicare valori assoluti alla corsa non mi sembra per nulla corretto, dato che si tratta di una attività non necessaria che si somma ad innumerevoli altre.

Però, come strategia di marketing, ha il suo indubbio appeal. I “novizi” si butteranno anima e piedi in una disciplina sportiva che gli viene prospettata come “meravigliosa”. Come non cedere alla lusinga? Se ci dicono che è meravigliosa, deve pur essere vero. E, via, a sgambettare, in attesa del miracolo della sublimazione del corpo mediante il sudore.

La vita può essere meravigliosa. Questo è l’obiettivo che può essere conseguito (nella speranza di raggiungerlo nella effettività) con molteplici mezzi.

Uno di questi è proprio la corsa che non diventa meravigliosa in sé ma nel suo rapporto con la vita.

Lo so, non vi ho convinto. Tranne nella parte dell’amore ;-).

Mr Farronato
Mr. Farronato Podista e scrittore. La corsa mi serve per superare i limiti dell’ordinario mentre, scrivendo, supero quelli dello straordinario. Potete trovarmi – sotto falso nome – nelle gare della nostra bella capitale e, soprattutto, alle maratone. La corsa è la soglia del crepuscolo che si affaccia su un mondo diverso.