Correre libera ad occhi aperti sulla mia strada

Prima di arrivare a correre libera, pensavo che non sarei arrivata da nessuna parte nella vita. D’altronde i miei si erano impuntanti, ma il dottorato per me non è mai arrivato. La corsa è una metafora per molti e anche per me è stata una linea non sempre ideale.

Sono rimasta un piccolo chimico con tante formule in testa e tanti numeri da prendere e chiudere lì, aspettando un ipotetico chissà, magari poi ti serviranno.

Ma è rimasto il pezzo di carta nel cassetto e poi ad un certo punto della mia vita ho avuto un infortunio un ginocchio massacrato ed un dottore che mi diceva: “dobbiamo operare, sei giovane, altrimenti non potrai più fare sport, potrai solo camminare “.

Poi un susseguirsi di strani: eventi amici spariti, amici ritrovati, amici nuovi e il lavoro, tanto, troppo, tanto troppo da non poter più avere neanche un po’ di tempo libero.

Arrivano i figli arriva tutto il resto, arriva la corsa, quella corsa che non mi avrebbe portato dietro ad un autobus o una metro da prendere al volo no, non proprio quella, una corsa fatta di tanti incontri non propriamente casuali.

La corsa di passi incrociati lungo la strada, di quelli che mi hanno detto che non dovevo restare ferma aspettando che le cose accadessero, perché non sarebbero mai accadute in quell’attesa.

Per cui ho aperto gli occhi e ho deciso di fare qualcosa per me.

 

Correre libera ad occhi aperti

Qualcosa che mi avrebbe fatto stare bene, qualcosa che mi avrebbe fatto sentire serena con la gioia di inseguire il cuore.

E così ho iniziato a correre libera, e a non sentirmi egoista, perché se sto bene io stanno sicuramente bene anche quelli che mi stanno accanto.

Perché tornare con il sorriso a casa dopo una sana corsa vi assicuro che non è poco. La mia corsa si è avvicinata a quello che chiamiamo oggi podismo, cavolo sono podista anch’io!!!

Mi sono tesserata e ho provato, ho provato a dimostrare a me stessa che da qualche parte sarei potuta arrivare, certo non proprio dove avrebbero voluto i miei ma ad un traguardo sicuro sì.

Mi sono lanciata in questo capitolo che forse a breve chiuderò come una scatola di bellissimi ricordi. Quelli che da me hanno tirato fuori solo la gioia di vivere e ad affrontare le cose con più sicurezza senza aver paura, paura dei pregiudizi, paura di non arrivare, paura di non essere in grado.

Sono certa che a volte bisogna seguire il cuore e la passione che ci mettete per fare le cose che più vi piacciono.

Perché ci è stata concessa una sola possibilità, siate riconoscenti a chi ve l’ha donata e fatene buon uso, non abusatene, bisogna volersi bene, anche da soli se necessario.

E adesso vorrei solo dire grazie a me per quella che sono. Grazie ai miei amici, a quelli che ci sono,  e che ci sono stati e a quelli che verranno perché ho un grande tesoro e sono fortunata ad averne così tanti.

Dominga Scalisi

 

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