L’estate 2017 ha fatto sentire tante cose belle, leggere e anche faticose. È arrivata con un vento caldo e con una sferzata di libeccio se ne sta andando via.
L’estate di una canzone fischiettata mentre non fai una cippa e cerchi di capire cosa dice Kate Perry nel ritornello. L’estate di un costume da torero che vorresti indossare per salvare il mondo intero con un pugno di poesie.
L’estate volata via come le notti passate a rincorrere adolescenti innamorati e inquieti
Di giornate immerse nei libri, che te ne resta uno attaccato al cuore e alla rabbia che ti ha smosso e lo consigli così come hanno fatto con te. “Io sono con te”, leggetelo se vi va e penserete che uno sgombero di uomini e donne venuti da lontano non serve a niente se non a farli sentire ancora più lontani.
L’estate in cui l’adolescente inquieta arriverà ad un mese di fidanzamento e ti dimostra ogni giorno che tu sei funzionale al loro tempo passato uniti e basta!
Giorni di amici poco sopra i 10 anni, sempre insieme, sempre in movimento che prendono le misure alle onde del mare e ai loro scossoni di maschi impazienti di crescere.
È stata l’estate delle parole, degli amici, di tutti gli amici che hanno capito l’importanza dello scambio, del confronto e che le fragilità umane si superano affrontandole, mano nella mano.
Perché come dico sempre: agisci per le cose che puoi cambiare, se non cambieranno loro ti faranno cambiare ma come tu non vorresti mai.
Buon settembre amici miei