Domenica si correrà la Bank of America Chicago Marathon. La gara partirà alle 7.30 dal Grant Park. E’ conosciuta per il suo percorso piatto e veloce attraverso una delle città più belle del mondo. Con i suoi grattacieli e lo stile architettonico unico.
Il lago Michigan che è il mare della città. L’Art Institute che merita una visita. I segni lasciati dalla “scuola di Chicago” con l’evidente “finestra di Chicago“. La casa-studio di Frank Lloyd Wright a Oak Park , uno dei padri della scuola di architettura della città.
La posizione esposta di Chicago tra le Grandi Pianure e i Grandi Laghi – e il vento che turbina tra i primi grattacieli della città – le conferiscono da sempre il nome di Wind City
La Bank of America Chicago Marathon fa parte della Abbott World Marathon Majors una lega composta da sei delle più grandi e famose maratone del mondo.
Le gare si svolgono a Tokyo, Boston, Londra, Berlino, Chicago e New York City .
La 41a Bank of America Chicago Marathon ha prodotto quattro record mondiali, diversi record nazionali e innumerevoli primati personali.
Con un tempo di 02:09′:20” nell’edizione 2017 vinse Galen Rupp, il vincitore della Roma Ostia 2018.
I 45 mila partecipanti provenienti da oltre 100 paesi del mondo avranno il supporto di 1,7 milioni di spettatori mentre attraversano 29 quartieri della città.
Lo scorso anno furono 306 gli italiani al traguardo e tra loro c’era l’amico Beppe Bizzarri che l’ha corsa poco prima di correre per la 3a volta la NYCM.
Ricorda la Chicago Marathon come la più partecipata in termini di pubblico anche più di NY e ne ha fatte Beppe di gare nel mondo!
“Organizzazione perfetta, quello che più mi ha colpito è che ad ogni incrocio c’erano tanti spettatori con i cartelli fatti da loro con le scritte più simpatiche…”
Tra gli amici che corrono e che hanno raggiunto il conto finale c’è Giancarlo Casentini
Ogni atleta che completa tutte e sei le gare della Abbott World Marathon Majors riceverà un certificato e una medaglia a sei stelle oltre a un posto nella Hall of Fame AbbottWMM!
Poi ce ne sono altri che da veri globetrotter, vedi l’amica Peppa che aspirano al medaglione, con impegno, sacrificio e caparbietà e sono certo che arriveranno a quel certificato.
Ci sarà Roberto Di Sante, giornalista al Messaggero, autore del romanzo “CORRI. Dall’inferno a Central” che realizzerà il sogno dei sogni. Roberto si aggrappò alla corsa per uscire dal pozzo dove era precipitato. Arrivò sulla finish line di New York e poi non si è più fermato, c’è stata la maratona di Berlino, Londra, Boston e Tokyo.
Il 7 ottobre se finirà quella di Chicago gli verrà assegnato il prestigioso trofeo delle Six Word Marathon Majors.
La corsa ha un potere terapeutico. Sappiamo bene che lo sport è una forma di espressione. Ci metti dentro tanta fatica, responsabilità e felicità, sapendo di muovere un mondo intero accanto a te dove nessuno può dire nulla sui passi di nessuno, così come nella vita.
Marco Raffaelli