Assunta Legnante, c’era una volta il buio

assunta legnante

Quando è arrivato il buio è uscita una luce forte. Forse potremmo immaginarla così la storia di Assunta Legnante.

Assunta nasce a Frattamaggiore in provincia di Napoli nel 1978 figlia di un carabiniere ed ex giocatrice di pallavolo negli anni dell’adolescenza.

E’ grazie alla forza del suo braccio destro che Assunta Legnante viene soprannominata cannoncino che è diventato ormai il suo nome di battaglia.

Una ragazza da una forza inaudita 120 kg per 1 metro e 90 di altezza.

Detiene il primato italiano e il record mondiale del getto del peso con il quale ha conquistato due medaglie d’oro a Londra e Rio.

Pesista e discobola scopre il getto del peso a scuola quando le insegnanti notano in lei una forza nel lancio.

A 15 anni si esercita in un piazzale vicino casa disegnando la pedana di lancio con un gessetto fino a dopo il diploma, quando poi intraprende la carriera agonistica.

Nel 2007 diventa campionessa europea e capitano della nazionale. Ma prima delle qualificazioni di Pechino il glaucoma congenito dal quale è affetta fin dalla nascita le causa seri problemi alla vista.

Arriva il buio e la decisione di lasciare lo sport.

Ma un giorno decide di tornare in pista e riaccendere quella luce che in lei è sempre stata forte.

Nel 2012 accetta di partecipare alle paralimpiadi di Londra promettendo alla madre, gravemente malata, di salire sul gradino più alto del podio.

Il 5 settembre Assunta vincerà l’oro nella categoria F11 -F12 ( categoria assegnata agli ipo e non vedenti) stabilendo il record mondiale dedicandolo alla mamma precedentemente scomparsa.

E’ il ritorno alla vita a Rio si conferma la numero uno con un altro oro. “ E’ stata la gara più dura, avevo fame, fame di vittoria”

In quel grido che Assunta fa ogni volta che lancia sganciando bombe da record c’è tutta la sofferenza di chi ha lottato senza mai arrendersi.

Assunta vince proprio a Tokyo l’argento nel lancio del disco pur essendo una specialista d’èlite nel getto del peso.

Questa volta si è voluta misurare in un’altra disciplina, chiudendo in seconda posizione con uno strepitoso 40.25.

Sì, forse le si addice proprio l’iconica mascherina sugli occhi con il simbolo dell’uomo Tigre che i fan hanno scelto per lei per questa grande occasione.

Così come i lottatori di puroresu ( i lottatori di wrestling giapponesi) ha dato il massimo fino a raggiungere l’obiettivo.

L’atleta più vincente di sempre punterà quasi certamente a nuovi trionfi: la vedremo a Parigi 2024 e Los Angeles 2028 quando compirà 50 anni.

E chissà con quale simbolica mascherina si presenterà…

Assunta Legnante