Alessia Refolo una vita al di là del buio.

Alessia Refolo è una ragazza non vedente che ha perso la vista quando aveva solo un anno e mezzo.

Colpita da un tumore alla zona addominale un Neuroblastoma pediatrico,  malattia molto rara al quale sopravvive un bambino su 5.

In seguito all’assunzione di medicinali molto forti fu danneggiata in maniera irreversibile alla retina e nervo ottico perdendo così l’uso della vista.

Alessia è una Campionessa mondiale di arrampicata sportiva che si è aggiudicata nel 2014 il titolo in Spagna a Gijon conquistando la medaglia d’oro della categoria B2 di Paraclimb grazie alla sua determinazione raggiungendo il punto più alto.

Alessia ha 30 anni, capelli lunghi e biondi, fisico mozzafiato amante delle scarpe, glio amici la chiamano Barbie Climber.

Solare e ottimista, lavora in banca ma non ha mai rinunciato la praticare sport, la sua grande passione.

Dopo aver praticato per cinque anni equitazione ed essersi cimentata nel ballo da sala, quasi per caso, incontra l’arrampicata.

Si trovava al Mello Blocco, il raduno internazionale di climber che viene organizzato ogni anno in Val di Mello, a maggio.

“Mi ci ha portato Silvia Parente, campionessa mondiale non vedente di sci che ho avuto modo di conoscere sulle piste innevate. Quando ho indossato le scarpette e fatto la mia prima salita, tutti si sono stupiti di quanto fossi portata per questo sport. Silvia mi ha detto “Alessia io scelgo te”. Che emozione!».

Alessia si è presa il tempo giusto per pensarci bene prima di cimentarsi in questa nuova avventura.

Unghie e mani sempre curate capelli e aspetto in ordine impeccabile ha posato per alcuni fotografi come modella.

“Le prime volte in palestra sono state traumatiche: avevo le mani che sanguinavano, i piedi rovinati e le gambe piene di lividi. Insomma, non è stata una scelta facile!”

Il tempo giusto per il sì e la sua rapida ascesa nel mondo del Paraclimb il Cus di Torino come squadra entrando così a far parte di una seconda famiglia.

Per qualsiasi categoria dal B1 (atleti con cecità totale) passando dal B2 ( climber in grado di riconoscere delle forme) fino al B3 (che comprende persone con cecità parziali) gli atleti sono guidati da istruttori esperti che diventano i loro occhi in quanto le indicazioni devono essere precise, soprattutto su pareti difficili dove le prese non sono poi così intuitive e la fiducia deve essere totale.

Alessia gareggia nella categoria B2 e lo fa con coraggio e determinazione.

Nell’arrampicata esistono tre discipline il Boulder lo speed e il lead.

“Pratico tutte le 3 discipline quindi boulder, lead e speed in modo da essere un’atleta più completa possibile. È uno sport faticoso che mi dà tante soddisfazioni. Quando arrampico utilizzo soprattutto il tatto muovendo le braccia e le gambe in modo circolare per cercare al meglio tutte le prese e gli appigli possibili attorno a me. Scalo sia sul boulder cioè in orizzontale con la protezione del materasso, sia lead e speed cioè difficoltà e velocità con corda e imbrago su pareti in verticale.”

Nella specialità Lead ( vince chi arriva più in alto) è molto importante il rapporto di fiducia tra l’atleta e la guida che insieme formano una squadra. Invece nella specialità Speed (una via semplice vince chi arriva prima) si sale su una via sempre identica che si impara a memoria in modo da farla nel più breve tempo possibile.

Scopre in seguito di essere molto portata anche nello sci nautico diventando automaticamente Barbie Skier.

Una seconda dote che la spinge un’altra volta nel mondo agonistico vincendo l’oro al Campionato Europeo Paralimpico nello sci nautico nel 2018 in Francia.

Si avvicina anche alla corsa che le permette di partecipare ad Ancona Insieme ad altri 100 atleti disabili al Palaindoor ai Campionati Italiani di Atletica.

1500 metri a perdifiato una nuova esperienza prima gara di atletica che la porta ad un soffio dalla medaglia :

“Rientro da questa trasferta Marchigiana ancora più determinata, nella convinzione che nella prossima competizione andrà certamente meglio. Infatti già da lunedì gli allenamenti settimanali si alterneranno oltre che con i preparatori di Ivrea anche con quelli di Chivasso”..

Se è vero che trovate le giuste dosi di paura e coraggio, si crea una miscela emotiva che permette di andare oltre qualsiasi ostacolo, oltre il buio, tra gioie e difficoltà, gli obiettivi prefissati possono essere raggiunti, a patto che lo si voglia davvero.

Perché “se vuoi puoi

Dominga Scalisi

 

Dominga Scalisi
Runner che ama correre, scoprire nuovi percorsi, conoscere persone e raccontare storie…Amo lo sport e non ho paura di andare e guardare oltre: oltre il tempo, oltre le apparenze, oltre le distanze…