Il Passatore ha superato le barriere della prestazione sportiva ed è entrato nella visione catartica del viaggio interiore.
A 50 anni dalla sua prima edizione e una quantità incredibile di appassionati che ogni anno vi prendono parte, possiamo dire che la vera forza risiede nella mente dell’atleta amatoriale, capace di superare ogni limite con una determinazione straordinaria.
In tanti hanno corso sui pendii della Colla, si sono addentrati nelle luci di Brisighella consapevoli di aver vissuto un sogno a occhi aperti. È in questo contesto che la capacità mentale diventa il vero motore, spingendo l’atleta a raggiungere traguardi inimmaginabili.
I racconti di chi ci è stato narrano di notti incredibili, di stelle brillanti quasi estive e altre con nuvole cariche di pioggia e pensieri. Ogni passo è una prova di forza mentale, ogni respiro una dimostrazione di volontà ferrea.
La prova di forza e ragione che spinge i cuori sulla salita di Vetta le Croci è figlia di una maturità sportiva. Ma è soprattutto la mente, con la sua capacità di andare oltre la fatica fisica, che guida l’atleta verso la meta.
Chi parte per il Passatore è consapevole di esserci arrivato con la sana imprudenza del maratoneta. Questo viaggio lungo 100 km è una sfida che si vince prima nella testa che nelle gambe, dove il coraggio e la determinazione mentale fanno la differenza.
Un viaggio così lungo dove assapori il rischio di non arrivare, dove temi di fallire, ma se hai deciso di segnare l’inizio del viaggio è perché ce lo avevi prima nella testa che nelle gambe. È la mente che prepara, che motiva, che spinge oltre ogni ostacolo.
Sei un’anima fatta di energia che non si può spiegare e sarebbe come chiedere a un alpinista perché sale fin lassù… perché la vetta è lì.
È la tua capacità mentale a farti partire da Firenze e a farti fermare solo a Faenza, perché non conta la strada, ma solo i tuoi desideri, i bisogni, le angosce e le paure.
Perché quello che ti ha mosso è stato un amore grande e grazie a lui arriverai fino in fondo. Ed è questa forza mentale, questa capacità di superare i propri limiti, che rende ogni atleta del Passatore un vero eroe della resilienza.