Cronotuscolo per una domenica tra sport, salite e bellezza nel cuore dei Castelli Romani

Frascati — Ci sono domeniche che cominciano con un’idea semplice e si trasformano in piccole imprese personali. La Cronotuscolo, gara su strada nel cuore dei Castelli Romani, è stata per me una prima volta intensa, appagante, e piena di sorprese.

La mia giornata è iniziata presto, in sella alla bici. Partenza da Roma, direzione Frascati, risalendo la Tuscolana tra i silenzi del mattino e le prime luci sulle colline. Un’idea nata dal confronto con il mio coach di triathlon, Stefano La Cara: unire il viaggio in bici (60 km tra andata e ritorno) ai 10,2 km di corsa della gara, per trasformare una domenica di corsa in un’esperienza completa.

L’arrivo al Parco dell’Ombrellino, punto di partenza della manifestazione organizzata dalla Calcaterra Sport ASD in collaborazione con la Filippide Runners Team ASD, è stato subito accogliente. Un clima sereno, sportivo, con atleti esperti e amatori accomunati dallo stesso spirito: misurarsi con sé stessi, dentro un paesaggio mozzafiato.

La Cronotuscolo è la seconda tappa del circuito estivo dei Castelli Romani, e non ha tradito le aspettative. I primi 5 chilometri si arrampicano verso il Tuscolo (670 m s.l.m.), tra curve ombreggiate, boschi di lecci e castagni, e un silenzio rotto solo dai respiri degli atleti. Il percorso, chiuso al traffico, è stato perfetto per affrontare la salita senza distrazioni. All’arrivo in vetta, lo sguardo spazia su Roma e sui colli circostanti: un momento di pura meraviglia.

Il ritorno è stato tutt’altro che una discesa rilassante: la seconda parte della gara si snoda in uno sterrato tecnico, immerso nel sottobosco, dove le gambe chiedono attenzione e i muscoli cominciano a reclamare il conto. Ma è proprio lì, nella sfida tra fatica e ritmo, che si misura il gusto autentico di questa gara.

Tra i punti di forza dell’evento: organizzazione impeccabile, ristori ben forniti, servizio massaggi post gara e, soprattutto, l’atmosfera inclusiva. La Cronotuscolo non è solo per chi insegue il cronometro: è anche per chi vuole vivere una mattinata di sport immerso nella natura e nella storia dei Castelli Romani, magari arrivando proprio in bici come ho fatto io.

Il Tuscolo, dice lo slogan, “non si conquista, si affronta”: ed è vero. Non si tratta di una semplice gara, ma di un’esperienza che mette alla prova gambe, testa e cuore. E mentre tornavo a Roma, pedalando nella caldo di una domenica estiva, sentivo di aver raccolto qualcosa in più di un tempo finale: la sensazione di aver vissuto il territorio, lo sport e la sfida personale in modo pieno e autentico.

Ci vediamo l’anno prossimo, Cronotuscolo.

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso