Orbetello – Riflessioni post mezza maratona “Giro della Laguna” – di Stefano De Titta

Stefano al centro con accanto l'amica Fabriza e il fedele pacer Luca nel tratto della Feniglia - Foro Roberto Dalmazi per foto in corsa

La gara “Giro della laguna di Orbetello” è stata per me la ciliegina sulla torta al termine di un breve periodo di ferie.

Inizialmente ero un po’ indeciso sulla partecipazione: ho scritto a Marco per chiedere conferma su quanto fosse semplice raggiungere Orbetello da Roma in treno, con la mia fedelissima bici. Lui mi ha rassicurato: aveva già partecipato a due edizioni passate (entrambe organizzate in modo impeccabile), partendo da Termini con la sua bicicletta.

È bastato inviare una mail all’organizzazione e, in meno di cinque minuti, ho ricevuto conferma dell’iscrizione.

Raggiungere la stazione di San Pietro ha richiesto un giro un po’ più lungo del solito, a causa delle chiusure intorno alla Basilica.
Sono partito in orario alle 06:30 su un treno comodo, con ampio spazio dedicato alle bici. Alle 08:00 ero già a Orbetello Scalo.
Appena uscito dalla stazione, ho imboccato la ciclabile attraverso la laguna: pedalavo immerso nella natura, mentre dentro di me una vocina diceva: “Hai fatto proprio bene.”

Dopo 4 km ero al centro di Orbetello. Ho avuto il tempo di scattare qualche foto al panorama, poi ho raggiunto gli amici arrivati il giorno prima, già pronti in tenuta da gara.
Ho legato la bici a un palo, consegnato lo zaino al deposito borse, e siamo entrati in griglia di partenza.
Di nuovo, quella vocina: “Hai fatto proprio bene.”

Pronti, via!
A differenza della maggior parte dei partecipanti, io non corro: pratico fitwalking, o come dico scherzosamente, marcia. Sì, quelli che sculettano esagerando il movimento delle anche!

Stefano con i suoi amici fitwalker impegnati in una gara a Roma – Foto – Foto in corsa

Vedo il pacer delle 2h30’ che mi supera agilmente e penso: “Forse potrei provarci”, dato che alla Roma-Ostia avevo chiuso in 2h34’.

Ma la sua andatura è decisamente più fluida della mia camminata veloce, che solitamente si scioglie dopo un paio di chilometri. Infatti, poco prima del quinto chilometro, riesco a riavvicinarmi ai suoi palloncini, che all’inizio sembravano irraggiungibili.

Intanto Mauro si è staccato, “mettendosi a ruota” (come si dice in ciclismo) di un gruppetto di ragazze toscane che camminavano anch’esse in fitwalking.
Fabrizia, dopo appena 500 metri, mi dice che non riuscirà a tenere la mia andatura e decide di alternare corsa e camminata, sempre con la sua presenza allegra e incoraggiante.

Il pacer delle 2h30′ è Luca, un simpatico medico toscano: questo mi tranquillizza.
Il suo ritmo è perfetto per me, naturale, senza forzature.
Mi accorgo che potrei persino fare il mio Personal Best, ma cerco di non pensarci troppo: anni di ciclismo e corsa mi hanno insegnato che “non è finita finché non è finita”.

Attraversiamo la pineta della Feniglia: la vocina interna si fa sentire di nuovo: “Hai fatto proprio bene.”

All’uscita dalla pineta, capisco che, mantenendo quel passo, potrei chiudere sotto le 2h30’.
Il pacer Luca si complimenta per la mia regolarità: sempre intorno ai 7’00” al km.
Tra una battuta e l’altra, propone addirittura di farmi arrivare da pacer, tenendo io i palloncini!

Finalmente tagliamo il traguardo: soddisfatto, anzi soddisfattissimi.
È stata la domenica perfetta.

Il pasta party – che pensavo di trovare già saccheggiato, viste le tempistiche di chi cammina – è stato abbondante e gustato insieme a quasi tutti i partecipanti.

Nel pomeriggio, recupero la bici legata al palo e torno comodamente alla stazione, ancora una volta pedalando costeggiando la laguna.

Mi verrebbe voglia di sponsorizzare questa gara… ma, come ha giustamente detto Marco, è forse meglio non farlo troppo: meglio preservare la genuinità e la semplicità di questa manifestazione, senza attirare numeri eccessivi.

È stato bellissimo uscire dalla mia comfort zone delle gare romane, sempre a pochi passi da casa, e salire su un treno per Orbetello.

Alla prossima edizione!

Stefano – 2h28’
“Hai fatto proprio bene!”