Sei seduto sul bordo del letto, pensando a come rimetterti in sesto dopo settimane di eccessi a tavola: pranzi pieni di tutto – troppe pietanze, troppe calorie, troppa gente. Vorresti isolarti in un eremo, nutrendoti di noci e tisane dalle proprietà miracolose. E invece, eccoti in ufficio, circondato dagli avanzi delle feste che i colleghi continueranno a portare fino a Pasqua. Nel frattempo, il pensiero di quei tre chili in più ti accompagna come una nuvola, insinuandosi: Non andranno mai via.
Ma fermati un attimo. Questa è solo la premessa. La realtà, per fortuna, è diversa. Quei chili non sono frutto delle ultime feste: sono lì da ben prima del Covid, quel momento spartiacque che ha segnato inversioni di rotta in ogni ambito – economico, sociale, sportivo e alimentare. Eppure, sai che le tue prestazioni non sono peggiorate. Non migliorano come vorresti, certo, ma resistono. E questo, diciamolo, è il segnale di un equilibrio che hai costruito con costanza. Un equilibrio che ti ha permesso di non fermarti mai, di arrivare ovunque senza farti del male.
Insomma, di che ti lamenti davvero?
Continua così. Non sei affatto male, e lo sai. Segui ancora quelli forti, ma sii un esempio per quelli lenti. È proprio qui che si trova la bellezza dello sport amatoriale: in quell’equilibrio sottile di cui sei fulcro e resistenza, forza e leva. Con l’esperienza che hai accumulato, troverai ancora una volta la spinta giusta per andare avanti. Non dico che sposterai il mondo, ma almeno ti alzerai dal letto anche oggi.
E questo, credimi, vale già tantissimo.