Ecco perché quando correte siete bellissimi

Per noi che lo facciamo da una vita e per chi ha iniziato adesso. Ricorda che i primi due chilometri fanno male a tutti, compresa la gazzella che si è alzata un’ora prima di te. A volte sei così demotivato che non corri neppure se ti citofona Gelindo Bordin. Ma pensa che tutti hanno iniziato come te, imprecazioni comprese.

Fai stretching dopo la corsa. Corri e sorridi: farai meno fatica che a stare serio. Al mattino corri a digiuno, la bilancia dopo un mese ti dirà il perché! Corri sempre, per ogni volta che te la senti e anche quando non te la senti, corri!

Usa tutto quello che può servire a non sentire la fatica o a sentirla meno: musica preferita, tutta, dalla Carrà ai Pink Floyd. Maglietta del colore perfetto. Scarpe, le tue, adatte ai tuoi piedi. Percorso il più bello che puoi, anche se sei in ferie al paese della nonna!

Usa la tua città o il posto di vacanza come il luogo che fa bene a cuore, spirito e gambe. Non aver paura del caldo, della pioggia, del buio: tu corri, tanto hai una difesa unica e sei te stesso. Senti il tuo corpo, non lo sfidare, lavorate in armonia, correte verso lo stesso traguardo.

Manicotti, booster, occhiali da sole, guanti: usa tutto quello che vuoi, ma proteggi la testa, sempre, è lei che richiede più protezione, estate e inverno. Ma non ti coprire troppo, sei come un fuoco, ti serve aria per bruciare.

Segui il tuo passo, deve essere un alleato e non un nemico. Di amici ne hai già tanti per correrci insieme.

Tutti quelli che corrono, come te adesso, si stanno chiedendo: ma se mi alleno dopo? O magari domani? Non darti retta, prepara le cose per la corsa la sera prima, mettile dove le puoi vedere. Visualizza in mente o su mappe o su Tuttocittà, insomma dove vuoi tu, il giro che farai.

Sapere cosa ti aspetta ti farà un po’ meno male. Fatti un caffè con poco zucchero e scappa di casa. Fai il giro che preferisci, ma ricorda che più ti allontani da casa e più chilometri farai (di fatto dovrai tornarci).

Non ti coprire, non sono gli indumenti che ti fanno sudare, ma i chilometri e la strada. Bevi sempre tanto. Ci saranno giorni in cui non ti potrai allenare, ma ricorda che sono solo pause per farti venire la voglia di sentire quella tigre che hai fatto nascere in te. Verrà il giorno che il crono

non servirà più, a quel punto sarai diventato grande, ma fino ad allora usalo, che sia un Garmin o un Runtastic, comunque vedere i lavori fatti ti fa bene allo spirito e al tuo ego. Condividili, parlane e vedrai che di gente come te è pieno il mondo.

Ogni volta che decidi di andare a correre hai già fatto il primo passo. Come starai dopo? Hai presente? Ecco, allora ricordatelo, e ogni prima volta non sarà più un problema.

Inizia piano e finisci più veloce di quanto sei partito. Fai tutto quello che ti senti di fare, con il tempo il filtro sarà più sottile e farai meno cose. Pensa alle salite come a un amore tormentato: quando arriverai in cima il tuo cuore sarà in pace, finalmente. Corri sulla sabbia, ma poco, siete già in due a muovervi ed è superfluo. Un giro di pista sono quattro volte cento metri, dividi e impara. Le ripetute sui mille metri le maledirai e le amerai, è così da sempre.

Mentre corri, parla se puoi, le tue parole ti diranno quanto sei stanco. Rilassa lo sguardo, sorridi e così il collo, le spalle, le braccia, i fianchi, le gambe ti diranno grazie.

Fai del tuo respiro la musica interiore e con gambe, cuore e polmoni un’orchestra perfetta. Rammenta che nella corsa non puoi barare, a ogni nuovo inizio le fatiche sono sempre le stesse. Alterna passo e cammino se sei un principiante, intervalla veloce e più veloce se sei maturo.

Corri e metti in fila i problemi: a ogni chilometro non troverai la soluzione, ma ti sarai avvicinato tanto da vederla.

Tieni a mente che alla prima goccia di sudore ogni brutto pensiero scivolerà via con lei. E ricorda che gli infortuni, come tutte le crisi, vengono e vanno via. Tre giorni, tre settimane, tre mesi senza correre e i pensieri sono sempre uguali, per tutti. Rivedi gli allenamenti fatti, perché i muscoli purtroppo, per gente come noi, hanno poca memoria.

Fregatene del tempo e di chi hai davanti. Fallo solo per te. In un gesto di sano egoismo ti servirà a capire fin dove potrai arrivare. Mangia la metà, muoviti il doppio, dormi il giusto, ma soprattutto fregatene dei chili di troppo.

Scopri il tuo corpo e vivilo serenamente. Divertiti, non prenderti troppo sul serio e ricordati che quando corri sei bellissimo. Una gara non sarà il tuo traguardo, il fine dello sport è stare bene, ovunque e soprattutto con te stesso. E ricorda che “il riposo è allenante”.