Correre è un’azione che si compie per il proprio benessere. È un modo per affermare la propria presenza, sia sulle proprie strade che su quelle degli altri.
La velocità non è importante; quello che conta è la consapevolezza che, prima o poi, bisognerà confrontarsi con quella fame interiore che, se non saziata, ci fa sentire a disagio.
Ci sono momenti in cui sembriamo vicini a un punto di non ritorno, forse a causa della mancanza di allenamento; ma il desiderio di muoversi è talmente forte che basta infilare un paio di scarpe per sentirsi pronti a conquistare il mondo, seguendo il proprio ritmo.
La corsa si trasforma così in una cura, un conforto, una scintilla creativa che spinge a svegliarsi anche negli orari più improbabili e a sopportare il bruciore delle gambe doloranti. La forza mentale prevale sulle pesantezze fisiche e, nonostante una giornata di lavoro, trovi la forza di correre ancora.
Questo sport diventa una dimostrazione di resilienza e volontà. Più si corre, più la soddisfazione cresce, in contrasto con la sensazione di apatia che ci invade quando tutto attorno tace e l’apprendimento e il movimento sembrano cessare.
Correre significa anche accettare nuove sfide e vedere il calendario non come una sequela di giorni che passano inutilmente, ma come opportunità future di superare se stessi e di spingersi oltre.
Ogni sport, non solo la corsa, crea uno spiraglio in quel tunnel di pensieri oppressivi che sembrano non trovare via d’uscita. Quindi, sia che tu scelga di correre, pedalare, nuotare o camminare, ogni metro percorso è un passo verso il miglioramento personale.
Correre ti insegna che sei un motore unico e padrone della tua felicità, senza necessità di compromessi. Le persone che ti amano percepiscono questa tua passione e ti aspettano, dimostrando che la corsa non è una fuga, a meno che non si stia fuggendo da se stessi.
Allora, cosa aspetti?
Corri!