Le cose che abbiamo in comune

Francesca Petrolo

Le cose che abbiamo in comune sono 4.850 / le conto da sempre, da quando mi hai detto
“ma dai, pure tu sei degli anni ’60?” / abbiamo due braccia, due mani ,due gambe, due piedi / due orecchie ed un solo cervello.
(Daniele Silvestri, “Le cose che abbiamo in comune”)

E se non avessimo tutti due braccia, due mani, due gambe e due piedi?

Ci alziamo tutte le mattine, allacciamo le scarpette e usciamo a correre, portiamo a spasso il cane e andiamo a lavoro in una routine scontata che a pensarci bene non è poi così scontata.

Non pensiamo mai che dovremmo essere grati per questo. Quello che ci sembra così normale, così scontato, così naturale, per tante persone non lo è.

Immagina di svegliarti una mattina di un maggio qualsiasi della tua vita. La primavera è ben oltre la porta di casa, vai a lavorare come ogni giorno e nello stesso istante un’altra persona decide di prendere la macchina ed uscire di casa, magari per andare a fare la spesa, pagare una bolletta, o fare qualsiasi cosa decida di fare.

Francesca Petrolo
Francesca Petrolo

Tu prendi la tua bellissima moto, comprata con tanto amore e sacrificio, infili il casco, si proprio quello che hai fatto aerografare come piaceva a te, quello che, come te, non è consapevole che di li a breve ti salverà la vita e prendi la strada che ti porterà a lavoro come in un giorno qualsiasi, ma non è un giorno come un altro, è il giorno in cui la tua vita cambierà per sempre.

Non ci facciamo caso. Ci struggiamo nel tormento quando ci prende un infortunio che ci impedisce di correre per una manciata di settimane, senza pensare che ci sono persone che hanno dovuto fare i conti con un cambiamento radicale della loro vita, che guardando i loro piedi ogni mattina ne vedranno uno solo e l’altro dovranno infilarlo come una scarpa.

Ci sono molti modi di reagire a questa perdita che, diciamocelo, alla fine è un po’ una specie di lutto, come dire addio ad un parente, ad un caro amico, ad un compagno di vita che non è più li e di cui dobbiamo imparare a fare a meno.

Si può decidere di scoraggiarsi, lasciarsi andare e dormire su un’amaca di tristezza, che ti da il mal di mare, un po’ di cerchio alla testa e ti fa dormire.

Dormire diceva Shakespeare è un po’ come morire, non devi pensare, la testa va da sé e ti porta in un mondo surreale fatto di sogni, sarebbe un’opzione, ma non può durare in eterno e alla fine ti accorgi che hai solo sprecato tempo.

Il tempo.

Probabilmente non esiste niente di più prezioso nella vita di ognuno di noi. Granelli di sabbia che cadono allegri in una clessidra talmente in fretta che una mattina ti svegli è sei vecchio e continui a domandarti come diamine ha fatto a passare tutto così in fretta.

Un altro modo di reagire è quello di rimboccarsi le maniche imparare a vivere non da “disabile”, ma da “diversamente abile”.

La chiave è nella diversità. Abbiamo tutti molte cose in comune, ma siamo comunque tutti diversi e avere un piede di metallo finemente rivestito in plastica ti rende diverso, ma non meno abile di una persona che ha tutti e due i piedi che madre natura gli ha donato.

Cambia la routine, cambiano gli esercizi, cambia anche il modo di andare incontro alla vita in tutti i suoi aspetti, ma non cambiano gli obiettivi, i sogni, la voglia di fare di quei granelli nella clessidra qualcosa di speciale.

Francesca Petrolo
Francesca Petrolo

È quello che è accaduto alla mia amica Francesca Petrolo. Personal Trainer che ha inseguito i suoi sogni attraversando l’oceano ed ha dovuto cambiare la sua prospettiva, ha imparato a guardare il mondo da un altro punto di vista, ma i suoi obiettivi sono sempre gli stessi.

Applicando le sue diverse abilità e condividendo la sua esperienza con gli altri affinché siano grati di avere ancora una possibilità, di avere ancora del tempo, e di poter esercitare la loro abilità ad adattarsi ad una vita nuova con spirito positivo e forza di volontà.

Aprile è il “Limb loss and limb difference Awareness Month” e con una serie di incontri sul tema della importanza dell’allenamento, della ricerca di uno stile di vita sano, dell’accettazione del proprio corpo, Francesca racconterà il suo percorso, fornendo spunti fondamentali non solo per le persone con diversa abilità, ma anche per tutti quelli che saranno interessati ad un approccio costruttivo alle interazioni con la “diversa abilità”.

Potrete partecipare alle conferenze iscrivendovi al link:

www.francescapt.com

O inquadrando il QR CODE sulla locandina:

Francesca Petrolo

Ludmilla Sanfelice
Un giorno senza sorriso è un giorno perso. Non importa quanti pesi portiate sulle spalle, la vita è un battito di ciglia e va vissuta in ogni istante. Come l’ho scoperto? Allacciando le scarpe e cominciando a correre. Run Lud Run! Ogni giorno una nuova storia aspetta di essere raccontata.