Quando per la prima volta ho messo ai piedi le Vibram Fivefingers ho subito pensato ai cartoni animati giapponesi. A quelli di quando eravamo piccoli. Ai guanti di jeeg robot d’acciaio per la precisone e alla forza che potevano avere le mani di Hiroshi Shiba unendole a pugno, per poi diventare la testa del robot.
Con le barefoot riscopri i tuoi piedi. Credi per un momento di poter balzare da una collina all’altra, o solo di superare le auto in sosta con un salto carpiato, sei tu e la strada, senza interferenze e senza mediazioni.
Con le Vibram Fivefingers è stato come tornare bambini, quando ti mettevano i calzini anti scivolo e saltavi dal letto, al divano, al tappeto ed eri invincibile contro tutti i mostri nascosti negli armadi di casa.
Ok, questi sono i sogni di noi adulti mai cresciuti a cui piace ancora sperare di volare sulla strada a velocità da manga giapponese. Ma poi sappiamo anche fare i conti con la vita di tutti i giorni e ti ritrovi con le Vibram Fivefingers a fare la spesa, perché il consiglio dei più esperti è stato: “usale poco alla volta prima di correrci e fai abituare il piede…”
Così ho fatto e di seguito ecco quanto è successo…
Per chi non le conoscesse le Vibram Fivefingers sono un prodotto italiano definito da Time magazine una delle migliori invenzioni del 2007. Una suola con una configurazione mista, parti più rigide e resistenti e altre più flessibili, per poter proteggere e garantire al piede ogni sua naturale funzionalità. La tomaia più morbida e traforata massimizza la traspirazione e una protezione minimal per non perdere la sensazione di nudità al piede.
Il modello che ho provato è Vibram Fivefingers V-RUN è una scarpa da corsa ideale per chi fa il passaggio dalla tradizionale a quella minimalista, con un sistema di allacciatura rapida e sicura.
Quando le metti per le prime volte le dita non trovano subito la strada, e io che ho dei piedi devastati da anni e anni di corse ho fatto ancora più fatica. Ma dopo i primi giorni andava già meglio.
Pertanto, archiviata la spesa al mercato, i giri di città senza destare molto clamore, guidata la macchina, lo scooter e la bici ecco che mi ritrovo a farci i primi 5km di corsa.
Il week end al mare è stato il luogo ideale per provare i diversi terreni. La corsa su asfalto è come correre senza maglietta in un bosco di betulle all’alba di un giorno d’estate, senti tutto. Ogni leggera variazione del terreno è sotto tutto il piede. Ma non senti alcun fastidio, devi solo riprogettare quanto hai usato fino a quel momento e lo sai fare è !?!?
Perché madre natura aveva pensato a tutto poi siamo arrivati noi e siamo andati oltre.
Ecco, con le Vibram Fivefingers, è un ritorno al futuro, torni indietro ma andando avanti lungo la tua nuova strada. Senti di nuovo la reazione di un alluce fino a quel momento poco reattivo, almeno il mio, la famosa rotazione del piede è fatta come si deve e sei più equilibrato.
Non ho voluto forzare e 5km sono stati più che sufficienti. Poi ho defaticato in spiaggia, con piccoli balzi e allunghi. Anche qui cambia la percezione della corsa. La sabbia è un fondo instabile, si muove sotto il tuo piede, ma con le Fivefingers tutto torna al suo posto e le sporgenze sotto i piedi quasi non le senti.
Da bravo atleta, infine, ho fatto stretching e allungamenti sul prato. Avendo cura di estendere bene il collo del piede e con queste scarpe si allunga davvero, non hai interferenze, ogni movimento in azione e a riposo è come deve essere.
Le Vibram Fivefingers le consiglio per capire cosa possiamo fare ancora con i nostri piedi, per sentirsi più liberi e riprendere la percettività del passo, riportare in ordine le cose e metterle a frutto nelle vostre consuete scarpe da running.
Buon passo a tutti