Come ti senti quando il tuo amico ti dice che si è allenato e tu quel giorno avevi deciso che non era aria di andare a correre?
Quando definisce il suo allenamento, “potente e veloce”, e ti manda lo screen shot della mappa da Strava con i chilometri di strade coperte dai suoi passi fin sotto casa tua.
Non c’è runner che rimanga impassibile davanti a un confronto con un suo simile. Qualsiasi prestazione sia al centro dello scambio.
Dalle discussioni sulle gare del passato, alle prossime in calendario, tutti ci sentiamo esperti, partecipati e consiglieri di fatti e strategie che a volte sono superflue, però le dispensiamo, spesso a vanvera.
Che sia un compagno di squadra, collega o conoscente, davanti alle chiacchiere da podisti l’animo umano a volte sbanda, prendendo pendii scoscesi portando la discussione tra tensioni e ammirazioni, livore e benevolenza.
La polarizzazione dello scambio non fa bene a nessuno, ma d’altra parte è utile per farti reagire dalla tua indolenza e farti promettere che l’indomani farai di più e meglio.
E tu? Come ti senti quando ti parlano delle corse degli altri?