Gaia Tarditi ed Emilia Rossatti sono due giovani atlete italiane di scherma che hanno scritto pochi giorni fa una bella pagina nella storia della scherma italiana, vincendo la finale degli Under 23 dei Campionati Scherma.
La notizia ha fatto il giro del web in poche ore, ma quello che abbiamo visto sabato scorso su quella pedana è qualcosa che va oltre la competizione sportiva.
Campionati italiani di scherma Under 23 sulla pedana le due atlete hanno dato vita ad un match intenso e appassionante. Entrambe sono determinate a salire su quel gradino alto che vale la qualificazione agli europei di Budapest.
Gaia Traditi delle Fiamme Oro si è imposta per 12-9 su Emilia Rossatti della Bernardi Ferrara in una finale commovente, che ha visto l’infortunio della romana a 17 secondi dalla fine. Alla ripresa del match il gesto dell’avversaria che ha fatto emozionare tutti i presenti. Emilia Rossatti, infatti, ha deciso di non tirare capendo l’entità del problema alla caviglia destra della Campionessa Italiana, congelando il risultato e classificandosi seconda.
Stupore del pubblico e applausi da standing ovation per tributare questo momento altissimo di sport . E le due atlete al centro della pedana commosse e unite in un abbraccio sincero e pieno di emozione.
Nella vita l’amicizia è un valore prezioso che spesso si trasferisce anche nello sport.
La loro storia inizia quando si uniscono alla squadra di scherma di Monza alle età di 7 e 8 anni. Diventano poi amiche inseparabili e iniziano insieme a correre dietro al loro sogno di diventare campionesse di scherma.
Due storie diverse ma affascinanti.
Gaia Tarditi fin da piccola ha dimostrato un grande interesse per la scherma, diciamo un interesse trasmessole in qualche modo anche dalla mamma, che è stata una fiorettista di livello internazionale negli anni ’90.
Gaia ha iniziato la sua carriera giovanissima, all’età di sette anni, presso la Società Scherma Roma ASD. Nel corso degli anni ha dimostrato un talento eccezionale e un grande impegno, che le hanno permesso di raggiungere straordinari risultati.
Nel 2015, a soli 17 anni, Gaia è diventata campionessa italiana under 20 di fioretto femminile. Questo successo l’ha lanciata nel panorama nazionale della scherma e le ha permesso di partecipare a numerose competizioni internazionali.
Nel 2017 Gaia ha partecipato alla sua prima gara di Coppa del Mondo a Tauberbischofsheim (Germania), dove ha raggiunto la 46esima posizione. Nello stesso anno ha partecipato anche ai Campionati Europei under 23 di Minsk (Bielorussia), dove si è classificata al 19esimo posto. Il 2018 è stato per Gaia un anno ricco di successi.
Ha partecipato alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires, dove si è classificata al 9° posto, e ai Campionati Europei under 23 di Sochi (Russia), dove ha vinto la medaglia di bronzo.
Nel 2019 Gaia ha continuato a collezionare successi. Ha partecipato ai Campionati Mondiali under 23 di Toruń (Polonia), dove si è classificata al 6° posto, e ai Campionati Europei under 23 di Plovdiv (Bulgaria), dove ha vinto la medaglia d’argento.
Emilia Rossatti 22 anni atleta di scherma ferrarese gareggia per l’accademia Bernardi.
Fin dall’infanzia ha sempre dimostrato una grande passione per lo sport, finendo per scoprire il mondo della scherma quando aveva solo sette anni.
Emilia è cresciuta praticando la scherma a livello giovanile, iniziando a competere ufficialmente nel circuito nazionale quando aveva solo 13 anni.
Nel 2016 entra a far parte della Nazionale Under 20 di scherma e, da allora, il suo percorso è in continua ascesa. Nel 2017, vince la medaglia d’oro ai Campionati Italiani Under 20 di sciabola, mentre nel 2018 si laurea Campionessa Italiana Under 23 di fioretto.
La sua tenacia e passione per lo sport le hanno permesso di raggiungere risultati significativi fin dai primi anni di attività, ma è stata la sua determinazione a farla emergere come una delle giovani promesse della scherma italiana.
Nel corso degli anni, Emilia ha frequentato numerose competizioni giovanili nazionali ed internazionali, dimostrando sempre una grande competitività e tenacia.
Entrambi sono l’esempio che il rispetto reciproco, la lealtà e la sportività sono dei valori che non conoscono confini e che riescono a far emergere il meglio di ogni atleta.