Haile Gebrselassie ha vinto titoli su tutte le distanze dai 1500 metri alla maratona, ha battuto 27 record mondiali ed è ampiamente considerato uno dei più grandi fondisti di tutti i tempi.
Cresciuto in una fattoria in Etiopia, Haile ogni giorno correva 10 chilometri per andare a scuola, infatti la sua corsa da adulto risentì della postura di quegli anni in cui correva con i libri sotto il braccio.
Il suo grande eroe era Abebe Bikila, a cui si ispirò fin da giovane per diventare un grande campione. Strenuo sostenitore dell’impegno in ogni campo della vita, la sua filosofia era semplice quanto essenziale
“Tutti gli atleti hanno bisogno di tre cose: impegno, disciplina e duro lavoro. Senza questo è difficile continuare a correre per molto tempo”.
Questa visione della vita è andata anche oltre la corsa e l’ha applicata anche in politica per proteggere il proprio paese dai di ribelli che nel 2021 minacciarono la stabilità del suo paese.
Alla chiamata del premier Abiy Ahmed per proteggere la capitale Addis Abeba rispose anche Haile, promettendo di unirsi alla lotta contro le forze ribelli nel suo paese.
“Non credete che io possa restare qui seduto ad aspettare che le cose migliorino, la guerra verrà alla mia porta. Verrà a casa mia. Non sapremmo quando arriverà. Non sapremmo chi farà cosa.”
Haile ha definito il conflitto una minaccia per l’Etiopia e una per tutta l’Africa.
Oggi è un uomo di sport e d’affari molto influente nel continente africano e nel suo paese dove ha investito tutto ciò che ha guadagnato nelle gare in giro per il mondo.
Il popolo lo ascolta e lo rispetta e il suo impegno per l’Africa in tanti anni è rimasto immutato come quando correva con i libri di scuola sotto braccio per 20 km al giorno.
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