Si dice che il silenzio vada pazientemente ascoltato quando necessario, che aiuta a capire molto più del rumore assordante che fanno certe parole dette con distratta non curanza.
Lo avete mai ascoltato?
Quanto riuscite a resistere? Buona parte di voi avrà risposto sicuramente “POCO“.
Ecco, ora provate ad immaginare, ma forse alcuni lo sapranno, cosa significa dover aspettare se il tuo corpo all’improvviso rallenta, si ferma e ti dice basta…
Forse succederebbe pressappoco questo:
Ho sopportato dolori, ho continuato a correre, ma poi alla fine ho deciso di fermarmi, ho aspettato a fatica con la speranza di poter ricominciare presto a correre.
Ma niente.
Ho imparato a convivere con l’attesa, mia compagna paziente di vita. Ho chiuso la porta e continuato a guardare dalla finestra lo scorrere del tempo e le sue stagioni.
Ho imparato ad amare l’autunno in tutta la sua saggezza, la sua luce silenziosa e la sua dolcezza nei suoi frutti. Ad ammirarne i colori e quel gioco che fanno nel rincorrersi il rosso con l’arancione insieme al giallo e al suo marrone.
Ho corso con gli occhi sopra tappeti di foglie dipinte di bellezza, cadute a terra solo per farsi inevitabilmente guardare.
Ho conosciuto il freddo dell’inverno, il fiato spezzato e la voglia di fermarsi, ne ho sentito il profumo pungente, quello che quando ti entra dentro prova a bloccarti e a spezzarti in due, ne ho visto il grigio intenso, il bianco ghiacciato e l’azzurro pulito del cielo nei giorni più freddi.
Mentre la terra e la natura, apparentemente ferme, fanno un lavoro silenzioso e paziente.
Ho seguito venti intrattabili e giornate iniziate senza un barlume di una via d’uscita, cercando di far volare via ogni singolo pensiero negativo, per poi scoprire di avere dentro un’estate invincibile che tutto scalda e tutto con la sua intensa luce fa risplendere.
Ho visto rinascere fiori e alberi in primavera, mentre corri anche solo col pensiero e l’aria intorno a te vibra e profuma di nuova vita.
Il verde spumeggiante dei campi, il rosa il bianco, il giallo e il rosso dei fiori e tutti i colori del mondo, le sensazioni positive il buio che se ne è andato lasciando alla luce il posto, la voglia di ricominciare e di continuare a sognare.
Ho sentito il calore dell’estate, tutta la sua leggerezza e quella voglia intensa di vivere che esplode dentro all’improvviso e ti fa stare bene liberando la sua energia.
Ho alzato il suo volume perché tutto intorno è musica, è ritmo, è voglia di uscire, correre e non tornare più.
Ho sentito salire quella strana voglia come un rullo incessante di tamburi che aumenta, aumenta, aumenta ancora che ti entra dentro ti fa vibrare e non ti lascia più…
E allora apri la porta.
Fuori piove, ma hai conosciuto il silenzio e il ticchettio assordante del tempo che scorre come un fiume in piena.
Se hai conosciuto il buio, la solitudine e l’attesa, è questa la sensazione, vero?
Ma chissene frega!
Perché non esiste stagione, le hai conosciute tutte. Sei un runner dopo tutto, no?
Esci, corri, vivi!
Il tempo, il silenzio, l’attesa e la pazienza risanano tutto…