Il 2025 è un anno straordinario per la Capitale, un momento unico che va ben oltre l’apertura delle Porte Sante e l’inizio del Giubileo.
Questo evento simbolico, portatore di speranza e rinnovamento, ha trasformato il volto di Roma, offrendoci una città pronta ad accogliere il futuro con ottimismo e determinazione.
Ma non è solo il Giubileo a rendere quest’anno memorabile.
Il 2025 segna anche tappe fondamentali per tre eventi di grande rilievo nel panorama podistico: i 50 anni della Roma-Ostia, una gara che è ormai leggenda; i 30 anni della Maratona di Roma, la regina delle corse cittadine; e i 25 anni della Corsa di Miguel, un evento che unisce sport e memoria in un abbraccio unico.
Queste celebrazioni sportive non sono solo ricorrenze, ma veri e propri tributi alla passione, alla storia e ai valori che lo sport incarna. Noi, indomabili sognatori e amanti della corsa, vogliamo credere che il 2025 sarà davvero l’anno più bello, capace di unire speranza, impegno e gioia collettiva in un percorso indimenticabile.
La 30ª edizione della Maratona di Roma
Correre a Roma è molto più di una semplice maratona. È un viaggio che si svolge attraverso secoli di storia e arte, in una città che ha visto passare gladiatori, imperatori, pellegrini e oggi maratoneti provenienti da ogni angolo del mondo. La 30ª edizione della Maratona di Roma, che si terrà il prossimo 16 marzo, rappresenta un evento imperdibile, un’esperienza unica che lega il passato al presente, guardando al futuro.
Ogni passo di questa gara ti porta a vivere la maestosità della città eterna. Partendo dal Colosseo, si corre lungo i Fori Imperiali, fino a immergersi tra le meraviglie di una capitale che è, come spesso si dice, un vero e proprio museo a cielo aperto. Tra sampietrini che hanno visto passare la storia e la straordinaria bellezza del tramonto romano, la maratona di Roma offre ai suoi partecipanti una corsa che è molto più di una gara: è un’esperienza di vita.
Un Viaggio nella storia: Dal 1906 a oggi
La maratona nella capitale ha una storia affascinante che risale al 2 aprile 1906, quando Dorando Pietri, emiliano, vinse la prima maratona romana, tagliando il traguardo in Piazza di Siena. Sessanta anni dopo, nel 1960, un altro momento storico: l’etiope Abebe Bikila, a piedi nudi, vinse la maratona olimpica di Roma, diventando il primo africano di colore a conquistare l’oro olimpico. La sua corsa sull’Appia Antica illuminata dalle fiaccole è una delle immagini più iconiche dello sport mondiale.
Da allora, la Maratona di Roma ha continuato a evolversi, diventando uno degli eventi più importanti nel panorama podistico internazionale. Dal 1995, anno della nascita della maratona moderna con l’Italia Marathon Club, si è sviluppata fino a ottenere il prestigioso riconoscimento della IAAF Gold Label nel 2011.
Emozioni che non cambiano mai
Correre a Roma non è solo una questione di performance atletica. Ogni partecipante vive un’emozione irripetibile, un’esperienza unica che va oltre il semplice gesto sportivo. Il passaggio su Piazza Navona e Piazza di Spagna, i pini e i maestosi platani lungo le strade e l’applauso dei tifosi lungo il percorso: tutto contribuisce a rendere la Maratona di Roma un viaggio personale e collettivo allo stesso tempo.
Chi corre a Roma si sente parte di qualcosa di eterno. La città stessa diventa protagonista, e i maratoneti, come piccoli gladiatori, sfidano se stessi tra le bellezze di una delle città più amate al mondo. “Qual è il tuo motivo per correre la Maratona di Roma?”, recita una domanda che molti si pongono. I motivi sono tanti: dalle emozioni che ti regala ogni angolo della città, alla voglia di vivere un giorno da protagonisti nella storia.
L’evoluzione dei tempi e dei record
Negli anni, la Maratona di Roma ha visto migliorare costantemente i tempi dei suoi vincitori. Se nel 1995 il primo vincitore, l’etiope Belayneh Tadesse, tagliava il traguardo in 2h 10′ 13″, oggi i tempi sono drasticamente migliorati. Il record maschile è stato stabilito nel 2022 dall’etiope Fikre Bekele Tefera, che ha concluso la gara in 2h 06′ 48″. Al femminile, il primato è detenuto dalla sua connazionale Kebede Megertu Alemu, che nel 2019 ha fermato il cronometro a 2h 22′ 52″.
Questi risultati riflettono non solo il livello crescente dei partecipanti, ma anche la capacità della città di offrire un percorso sempre più competitivo e scorrevole, pur mantenendo il fascino dei suoi storici sampietrini e delle vie antiche.
Guardando al futuro
La Maratona di Roma continua a guardare avanti, rinnovandosi anno dopo anno, ma senza mai dimenticare le sue radici. Con oltre 115 Paesi partecipanti e migliaia di runner pronti a sfidare se stessi e la città, l’evento si conferma come un appuntamento imprescindibile nel calendario mondiale.
Il futuro della Maratona di Roma appare luminoso, ricco di novità e di storie ancora da raccontare. Ogni anno nuovi corridori si uniscono a questa avventura, e ogni anno Roma offre loro l’opportunità di vivere un’esperienza unica, indimenticabile.
Correre la Maratona di Roma significa diventare parte della storia.
Una storia che inizia al Colosseo e finisce al Circo Massimo, con una medaglia al collo e un sorriso indelebile sul volto di ogni partecipante.