Perché il gelato costa così tanto e perché gli sportivi lo amano così tanto?

Il costo del gelato ha subito un incremento significativo negli ultimi anni, con prezzi che sfiorano i 10 euro per due coni nel Regno Unito.

L’analisi è apparsa questa settimana. sulle colonne del giornale inglese Guardian, che ha riportato i motivi che sono alla base dell’aumento generalizzato dei prezzi dei gelati nel mondo.

In Italia (paese non preso in considerazione nell’articolo del quotidiano) per un cono di medie dimensioni, (due gusti), in una gelateria del centro di Roma, si arriva a spendere anche 4.50 euro di media.

Questo fenomeno è osservabile in altre parti del mondo, complice l’inflazione globale che ha colpito numerosi paesi.

Da noi la tendenza non è diversa. Stefano Salvagni, proprietario della gelateria “Doppia Panna” a Roma, una delle migliori della Capitale, ci ha spiegato quali sono i fattori di produzione che più incidono oggi sul costo del gelato.

Stefano Salvagni proprietario della gelateria “Doppia Panna”

“I principali sono il latte e la panna che, negli ultimi cinque anni, sono aumentati del 50% – racconta Stefano – la materia prima come il pistacchio, uno dei gusti più richiesti sul mercato, che è chiamato l’oro verde”.

Poi c’è lo zucchero, come analizzato dall’associazione Consumerismo No Profit, ha visto una diminuzione della produzione del 12%, un milione di tonnellate sotto le stime iniziali della UE, dovuta anche alla siccità che ha colpito il settore lo scorso anno e che si teme possa ripetersi.

Oltre a questi fattori, il costo dell’energia necessaria alla produzione, l’acqua e la manodopera incidono pesantemente. La tassazione, per il piccolo artigiano, pesa per il 60% sul costo del gelato, portando a un prezzo unitario medio di 24 euro al chilo.

“Tuttavia, ci sono laboratori nel centro di Roma che, lavorando principalmente con i turisti, impongono un prezzo al chilo intorno ai 34 euro.” – commenta Stefano.

Il mercato dei prodotti dolciari industriali non sono esenti da questi rincari, basti pensare al Cornetto Algida. Nel 2001 la versione classic costava 0,90 centesimi, oggi servono almeno 2,50 euro per una aumento del 178%.

Il Guardian nella sua analisi in giro per il mondo prende in considerazione l’Australia, dove a Bondi Beach, Sydney, i prezzi sono aumentati di un terzo dopo la pandemia di Covid-19, principalmente a causa dell’aumento dei costi dei fornitori.

In Giappone, noto per i suoi gusti di gelato unici come il nero di seppia, nonostante l’aumento dei costi degli ingredienti, il prezzo del gelato rimane competitivo rispetto ad altre nazioni. Fuori dal coro degli aumenti c’è la Germania, dove nonostante l’inflazione, i prezzi del gelato restano relativamente accessibili rispetto ad altri paesi europei. Un sondaggio nazionale della rivista di consumatori Coupons.de indica che una pallina di gelato costa in media 1,72 €, con un aumento del 6,2% rispetto al 2023.

Il Gelato nella Cultura dello Sport

Il gelato non è solo un dolce, ma fa parte della cultura sportiva e della vita quotidiana. Stefano Fabi, Biologo Nutrizionista, racconta: “Il gelato aiuta a rinfrescarsi dopo l’attività fisica e può anche educare a mangiare lentamente, contribuendo a ridurre i sintomi di disagio gastrointestinale.”

Il gelato confezionato, grazie alla sua qualità igienica, è particolarmente adatto a chi pratica sport, offrendo sicurezza e praticità di consumo.

“Il gelato artigianale è un valido sostitutivo del pranzo per gli sportivi, preferibile alla cena per non elevare troppo la glicemia. È bene non eccedere con il consumo oltre una porzione giornaliera se si intende dimagrire,” consiglia Fabi.

Benefici Nutrizionali del Gelato

“Il gelato è un alimento ideale per chi pratica sport grazie al suo contenuto di carboidrati, proteine, grassi, minerali e vitamine. Le creme, ricche di proteine e grassi, sono perfette per gli sport anaerobici, mentre i gelati alla frutta, ricchi di zuccheri e acqua, sono preferibili per gli sport di resistenza.”

Consigli: Fabi suggerisce di consumare il gelato sia prima che dopo l’allenamento: “Prima, soprattutto se alla frutta con cialda, fornisce energia durante l’attività. Dopo, soprattutto creme, il cui apporto proteico favorisce il recupero.”

L’aumento dei prezzi del gelato è un fenomeno globale influenzato dall’inflazione e dall’aumento dei costi dei fornitori.

Nonostante questo, il gelato rimane uno dei piaceri estivi più amati e diffusi, con consumatori pronti a pagare un po’ di più per il loro dolce preferito.

Coniugando gusto e benefici nutrizionali, il gelato continua a rappresentare una valida scelta per tutti, dagli sportivi agli amanti dei dolci.

 

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso