Non si corre una gara senza il proprio pettorale!

In un momento storico in cui il running sta vivendo una nuova stagione di crescita e popolarità sempre più neofiti si avvicinano a questo sport, scoprendo tecniche di corsa, piani di allenamento, brand innovativi, ma, anche e soprattutto, l’importanza del rispetto delle regole nelle competizioni sportive.

Ci preme sottolineare che le gare si corrono sempre e solo con il proprio pettorale; altri modi per animare le strade impegnate dalle manifestazioni podistiche non ce ne sono, a meno che non siate volontari, spettatori o tifosi dei vostri amici.

Il caso del runner che, alla Roma Ostia 2024, corse con un pettorale contraffatto, aveva riaperto la discussione sulla questione.

La reazione degli organizzatori non si fece attendere, poiché lo sappiamo bene che, in gare con tantissimi partecipanti, la sicurezza di ogni corridore iscritto è una priorità.

Correre senza pettorale o con uno falsificato non solo è pericoloso, ma mina la giustizia e l’equità della competizione.

Partecipare a una gara senza registrazione ufficiale, oltre a violare le regole, sovraccarica i servizi disponibili come ristori e assistenza medica, destinati a chi ha regolarmente pagato la quota di iscrizione.

Questo comportamento non solo può alterare i risultati della competizione, ma minaccia l’organizzazione futura delle gare, dato che i permessi e la sicurezza sono calibrati sul numero di iscritti.

Le gare sono pianificate con precisione per garantire un’esperienza equa e sicura per tutti i partecipanti.

Se l’impulso di correre è grande, le opzioni per farlo nel rispetto delle regole non mancano: registrarsi in tempo, optare per un posto tramite enti di beneficenza, o partecipare come volontario sono tutte alternative valide che rispettano lo spirito dello sport.

In questo modo si contribuisce a mantenere l’integrità delle competizioni e si garantisce che il running resti un’esperienza positiva per tutti.