Un’Europa che vota, corre, salta, lancia e spera di vincere per tutti

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L’8 giugno mio figlio Riccardo compirà 18 anni e voterà per la prima volta alle elezioni europee che si terranno in quel fine settimana. Nello stesso week end inizieranno i Campionati Europei di atletica di Roma 2024, un intreccio di eventi politici e sportivi che se letti da un certo punto di vista hanno aspetti che si fondono e si confondono.

Riccardo mi ha chiesto perché dovrebbe votare e soprattutto chi si merita il suo primo voto.

Alla prima domanda non ho avuto problemi nello spiegare che le elezioni sono fondamentali per diverse ragioni, specie considerando il contesto dell’Unione Europea e il suo impatto diretto sugli Stati membri, inclusa l’Italia.

Queste elezioni determinano chi lo rappresenterà nel Parlamento Europeo.

Con il suo voto i deputati eletti avranno il compito di legiferare, scrutinare e decidere su questioni che influenzano tutti i cittadini europei, lui compreso, dalla legislazione ambientale e commerciale fino ai diritti umani e alla sicurezza.

Sul chi votare, ci stiamo ragionando insieme.

I Campionati Europei di atletica leggera sono in programma allo Stadio olimpico di Roma dal 7 al 12 giugno, il che vuol dire che iniziano con un parlamento dimissionario e finiscono con un emiciclo di Bruxelles nuovo di zecca.

Abbiamo ragionato sul fatto che lo sport è da sempre un faro per la società, un punto di riferimento da cui capire come sta un paese.

L’Italia, a Roma 2024, schiererà il meglio del suo meglio, intenzionata a fare qualcosa di storico nelle 23 discipline, dal punto di vista politico non possiamo sperare che alla domanda sul chi votare, i rappresentanti alle elezioni siano lo specchio dei campioni che si contenderanno gli ori tre le 50 nazioni partecipanti.

Auspichiamo che al Parlamento Europeo manderemo il meglio della società civile poiché i risultati delle elezioni influenzeranno la direzione politica dell’UE per i successivi cinque anni. Le politiche adottate dal Parlamento Europeo avranno effetti diretti su aree come l’agricoltura, il commercio, la protezione dei consumatori, l’immigrazione, e molto altro.

I risultati dei campionati europei di atletica di Roma avranno un’importante influenza sulle politiche sportive italiane, potrebbero spostare fondi pubblici verso lo sport di base, raccogliere nuovi sponsor e magari, muovere, seppur di poco, il fulcro dello sport italiano dal calcio a discipline nuove.

Parlando con un cittadino europeo, neo maggiorenne, che vivrà i prossimi decenni da protagonista come studente e lavoratore, la sua partecipazione alle elezioni europee è una forma di esprimere per il sostegno o dissenso verso l’Unione Europea stessa.

Un’affluenza elevata potrà conferire maggiore legittimità alle decisioni prese a Bruxelles, mentre una bassa partecipazione potrà indicare un senso di distacco o insoddisfazione verso l’UE.

Sarà un fine settimana importante quello dell’8 e 9 giugno, andiamo a votare e a fare il tifo per Tamberi, Jacobs, Tortu, Dosso, Simonelli e Folorunso, Arese, Riva, Battocletti, Sabbatini, Bellò, Crippa, Furlani, Iapichino, Ihemeje, Osakue e Fantini, Stano, Fortunato e Palmisano.

Siamo certi che il nostro voto e il nostro sostegno per l’Europa sarà importante per il futuro dei nostri ragazzi, anche in pista.

Le componenti della staffetta femminile 4×100 (ANSA/ETTORE FERRARI)
Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso