Una vacanza a cambi di ritmo

Vi siete mai lanciati a macinare km in sella ad una bici in una località vista sulla cartina geografica o su una cartolina con su scritto: saluti da…?

Vi è mai venuta voglia di lasciare tutto e andare a scoprire cose che normalmente correndo non avreste mai scoperto?

Immaginate un viaggio a pedali dove l’unica cosa che avrete con voi è il vostro spirito di avventura e..

Salite in sella, vi porto con me…

Siamo in Salento o penisola salentina, tra il mar Ionio e il mar Adriatico, due mari che si toccano nel profondo mare del Capo di Santa Maria di Leuca tra le più belle coste del Mediterraneo.

Qui siamo sul tacco dello stivale…

Immaginate paesaggi misti tra costa, rocce, canneti, spiagge lunghissime, bianche e rossastre insenature e torri: le sentinelle del mare costruite per avvistare i nemici turchi o i pirati che spesso arrivavano dal mare, costruite anche nell’entroterra.

Torre San Giovanni La pedata

 

E che nonostante il tempo sono ancora in questi luoghi, fortezze di un inespugnabile fascino senza tempo.

Il vento intriso di salsedine gonfia le onde che s’infrangono a riva come carezze arrivate per rinfrescare la sabbia calda e dorata: lo scenario incantato è lo stesso che da sempre colora il tacco d’Italia.

Un’immensa pianura verdeggiante che si estende fino a perdersi nel mare trasparente e limpido, anzi no limpidissimo, talmente limpido che le barche dei pescatori sembrano essere sospese, sembrano volare.

Ma chi viene in Salento, oltre a questo, sa che seguendo la litoranea e strade provinciali che attraversano i paesi, mentre lo sguardo si perde a 180 gradi tra l’azzurro, potrà osservare: 

terre brulle e arse, il verde a tratti, le rocce a strapiombo sul mare, le case colorate e bianche, i piccoli negozietti sopravvissuti al tempo alla salsedine e alla fatica,

le ciclovie segnate su cartelli arrugginiti, ma ancora con tutta la forza in piedi.

Qui i ciclisti, i runner, i camminatori e i pescatori alle prime luci dell’alba hanno le chiavi del paese.

L’unico rumore che sentirete è quello della natura, e il cambio di ritmo dei vostri pedali o delle vostre scarpe mentre correte e tornate a poggiare i piedi a terra.

L’acqua del mare qui è profumata,

i fondali sono pescosi ed il paesaggio marino è una meraviglia tutta da scoprire;

particolarmente conosciute sono le famose “secche di Ugento”, tratti di fondali così bassi da aver fatto naufragare per secoli le navi di molti inesperti naviganti.

Descrivere una per una tutte le spiagge che una terra come il Salento ha da offrire, con ben 215 km di costa e almeno 4 morfotipi costieri ben distinti, è davvero impossibile.

Si sa, è questione di gusti, e qui ce n’è davvero per tutti.

Chi viene in Salento potrà sentire odori e sapori mai sentiti prima: d’estate i fichi qui maturano prima; anche i pomodori hanno tutto un altro sapore.

I fichi d’india tendono già al rosso e sono pronti da mangiare, gli oleandri sono in pienissima fioritura, l’odore del mare ti entra dentro e ti riempie di energia.

Nei forni i pasticciotti, i tarallucci e il pane sono già pronti da un bel po’ e sono di una bontà infinita… fatti con ricette antiche dalle origini “povere”, conservano una complessità di tradizioni, profumi e sapori incredibili.

Ti colpiscono lungo il passaggio le case bianche e assolate dei piccoli paesi che raccontano, solo con la loro presenza, un mondo dove il tempo sembra essersi fermato.

Qui, dove tutto è genuino, crescono vigorosi gli alberi di ulivo secolari in alcune zone, danneggiati purtroppo dalla terribile Xylella e i vigneti, incantevoli alberi di agrumi, profonde e ombrose pinete vicino al mare, bellissime e incantevoli  baie naturali.

Le Pajare di sassi ancora custodite nelle campagne e gli antichissimi muretti di pietre che costeggiano le vie di campagna e attraversano le terre arse dal sole.

Le Pajare utilizzate dai contadini come luogo di riposo

Pedalare e scoprire nuovi scorci di paesaggi senza tempo…

…all’alba i pescatori hanno già ritirato le loro reti tra gamberi polpi e pesce a volontà, ma se continuate a pedalare qualche pescatore solitario sulla costa potrete incontrarlo ancora.

Dove la natura è intatta, incontaminato il suo mare e genuino il suo folclore.

Benvenuti a Torre…

Sono tante le torri che danno il nome al proprio paese, che svettano sulle coste di questa parte di sud e raccontano il fascino che ne avvolge le muraglie erose dal vento e dalla salsedine.

Ma il Salento non è solo mare sole e vento..

Quando si pedala per più di 40 km non potrete non fermare il tempo, sarete già arrivati lontano con lo sguardo, vi sarete tuffati ovunque e avrete allontanato di gran lunga tutti i pensieri.

Vi sentirete come un bambino che ha da poco imparato ad andare in bicicletta e come una foglia che volteggia in aria prima di poggiarsi a terra…

Torre Suda

In questo paradiso terrestre…

Cavalcherete il vento e non sentirete mai la fatica, andrete nella direzione dei sogni e godrete dell’incanto di essere riusciti ad arrivare lontano pur non conoscendo la strada, ammirerete l’immensità del mare e il suo azzurro infinito.

Dovrete partire con un bagaglio vuoto, lo riempirete strada facendo perché tornerete con tantissime cose da raccontare.

Se venite in Salento vi perderete nella bellezza che vi circonda, è inevitabile fermarvi e godere di ogni attimo e sentirvi fortunati.

Sentire gli odori, lasciare che il tempo trascorra lento e che il vento il mare e la salsedine vi rapiscano…

Assaggiare i prodotti tipici entrare nei negozi di artigianato e scrivere almeno una cartolina.

E magari, perché no, tra un cambio di ritmo ed un altro fare una sosta e fermarvi a fare colazione in riva al mare.

Aprire gli occhi e osservare ogni angolo perfino il più nascosto.

E se decidete di visitare questa zona dovrete essere pronti ad innamorarvi, innamorarvi per sempre…

Alliste
Gallipoli
Parco Naturale Regionale Isola di S.Andrea