Quando abbiamo scritto il libro Rorara avevamo immaginato un mondo in cui correre era vietato.
Un ordine mondiale distopico aveva imposto la stasi sociale per affrontare un cambiamento epocale. La terra era stata travolta da un’esplosione demografica che portò a 15 miliardi il numero di persone che l’abitavano, con la conseguente riduzione delle risorse necessarie ad alimentare tutti quanti.
Grazie a una nuova molecola prodotta artificialmente su scala mondiale (lipochine) gli alimenti vegetali e animali ne erano stati dopati. Questo ormone, già presente nel corpo umano, si attiva durante il normale esercizio fisico ed è rilasciato dal tessuto adiposo, andando a influenzare profondamente il metabolismo fino a controllare i lipidi e di conseguenza i grassi nel corpo umano.
Di fatto, con l’assunzione dell’ormone artificiale, il mondo era sotto l’effetto di una alimentazione regolata artificialmente, dove per non scompensarne la naturale produzione l’unico obbligo era quello di non correre.
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In queste settimane è stata più volte ripresa la notizia di un farmaco che fa dimagrire. Un vero cambiamento contro l’obesità.
Pensate che bello, faccio una puntura e non ingrasso, senza fatica, senza muovermi.
Rorara è diventato realtà.
Il Semaglutide è un farmaco utilizzato come antidiabetico, Ozempic è il suo nome commerciale, una sua iniezione viene utilizzata insieme a un programma di dieta ed esercizio fisico per controllare i livelli di zucchero nel sangue negli adulti con diabete di tipo 2 (condizione in cui il corpo non usa normalmente l’insulina e quindi non può controllare la quantità di zucchero nel sangue) quando altri i farmaci non controllavano abbastanza bene i livelli di zucchero. Viene anche utilizzata per ridurre il rischio di ictus, infarto o morte negli adulti con diabete di tipo 2 insieme a malattie cardiache e vascolari.
Per l’agenzia nazionale del farmaco – Aifa: l’utilizzo del farmaco per la gestione del peso «rappresenta un uso off-label». Condizione questa che riduce la disponibilità del farmaco per chi ne deve fare un uso corretto.
Ma come siamo arrivati a queste decisioni lontane da un corretto stile di vita?
Di una società che si è arresa davanti a una soluzione apparentemente indolore, proprio come nella storia raccontata in Rorara.
L’impegno di tutti dovrebbe essere quello di andare verso un’inversione di rotta grazie alla sinergia tra natura, sport e scienza.
La qualità della vita la miglioriamo giorno per giorno, mangiando bene, facendo attività fisica, ascoltando chi ne sa più di noi e assecondando il corpo che ci parla come un buon amico.
Invecchiando ci atrofizziamo, perdiamo muscoli, non possiamo bruciare calorie. Avere forza grazie allo sport significa affrontare gli anni con un miglior equilibrio fisico.
Si deve di insegnare alle persone cosa significa fare esercizio fisico a lungo termine. L’alternativa è sotto gli occhi di tutti e non è solo vivere più a lungo, ma vivere anni in salute, contro una lunga vita e malaticcia.