Seguire le Olimpiadi per chi racconta storie di sport è faticoso quasi quanto parteciparvi.
Battute a parte, dalla cerimonia di apertura che ha diviso il pubblico tra chi preferiva l’interno dello stadio e chi ha apprezzato lo spettacolo lungo le vie e sul fiume della capitale francese, le prime giornate di gare hanno già messo a dura prova la pazienza di chi cerca di raccontare ogni dettaglio.
Il popolo di commentatori, giornalisti e storyteller (compreso il nostro team) sta affrontando una situazione non facile. Ci sono così tante storie da seguire, commentare e fare proprie, che si rischia di restare a bocca asciutta.
La necessità di trovare la storia insolita, il commento più originale o l’analisi ad effetto rende chiaro che i prossimi giorni saranno vissuti lontano dall’effetto pacificante che storicamente le Olimpiadi portano con sé. La strategia vincente è da sempre seguire il vincente: chi primo arriva con il post che grida “ORO” vince, e questo è un lavoro a costo zero. Una foto, una cornice, il nome del medagliato e la medaglia, e si ottiene il risultato in termini di condivisione e rispetto.
La seconda strategia è parlare con il campione attraverso un’intervista subito dopo il fischio finale, il taglio del traguardo o la toccata della piastra d’arrivo. Tuttavia, questo è più complesso, dato che non si è gli unici a cercare l’intervista esclusiva.
Infine, c’è il commento tecnico su tutto, dal badminton allo skate, passando per l’arrampicata sportiva e arrivando alla regina delle competizioni. Per quest’ultima, però, bisognerà attendere l’ultimo giorno.
Nel frattempo, proviamo a vivere le Olimpiadi con la serenità del divano che ci compete. Senza stress e senza la gara a chi grida per primo “CAMPIONI”, tanto a noi poco cambia. Siamo gli sportivi della domenica e avere tutto questo sport, diverso, aperto, innovativo, ci fa capire che al mondo ci sono passioni che si trasformano in manie e che ti possono portare sul podio più alto con la medaglia più bella.