«In moto perpetuo e perenne» è lo slogan con cui Andrea Anitori dà la sveglia a migliaia di follower che lo seguono sulla pagina Facebook più in voga del momento nel mondo del podismo:
“Il camminatore incallito”.
L’atleta classe 1968 di LBM SPORT percorre ogni mattina le strade dei quartieri Appio e Tuscolano, quando il sole non è ancora sorto.
Non c’è buio, non c’è sonno che tenga. Non esiste ostacolo per la sua quotidiana missione: diffondere il verbo della camminata sportiva.
Quel credo che circa due anni e mezzo fa lo ha spinto lontano dal divano di casa, dall‘eccessivo colesterolo e dai chili in sovrappeso.
Scaldacollo, bandana, scarpe tecniche e fiato a non finire. Ne ha per superare la soglia di 70 chilometri a settimana e per incitare grintosamente i pigri neofiti della disciplina attraverso lunghe dirette.
La determinazione e la forza di volontà sono gli ingredienti principali per la ricetta di un fenomeno social in continua espansione.
«Er daje ovunque e comunque» ha trascinato fuori dalle brande centinaia di persone da ogni parte di Italia, che lo ringraziano a colpi di video, hashtag e like.
Il popolo dei camminatori aumenta giorno dopo giorno, variegato ma compatto nelle sfide da affrontare.
Bisogna superare i propri limiti, oltre i muri e le barriere mentali. «Se vuoi, puoi», un motto semplice ed efficace.
Così nascono gli “incalliti”, un movimento ispirato ai sani principi dell’attività fisica, che coniuga continuità e accanimento nel migliorare i propri personal best.
Andrea è il leader, ma non il tiranno, perché la pagina, così come la Tavola Rotonda, è di tutti e non ammette gerarchie.
L’appetito vien mangiando, dicono, ed è proprio così. L’asticella si alza fino alla regina delle competizioni, la madre di tutte le gare: “La 100 km del Passatore”.
E giù a macinar chilometri, oltre il Passo della Colla, oltre il confine tosco-emiliano, oltre l’Appennino. Si potranno raccontare leggende ed avventure, curiosità ed aneddoti.
Il sudore si mescolerà alla leggenda.
Ogni uomo sarà l’eroe di se stesso, in maniera appassionata, in maniera incallita.
Articolo di Simone Di Gregorio e Jacopo Vergari