Ogni giorno, Chris Nikic si sveglia e giura di migliorare dell’1%.
No non è la solita storiella di quel famoso proverbio africano in cui ogni giorno prima che il sole sorga una gazzella sa che dovrà correre più del leone…
Questa è la storia di Chris che è un ragazzo con la sindrome di down che ogni giorno si sveglia e sa che dovrà migliorare la sua corsa, la sua pedalata e la sua nuotata dell’1% perché crede in quello che fa perché sa che lo sport potrà renderlo una persona migliore. Chris ha un sogno vuole completare un Ironman.
La sua avventura con il triathlon inizia quattro anni fa, a 16 anni. Ha scelto il triathlon perché ama sfidarsi.
Nell’ultimo anno, mentre si allenava per la sua prima gara Ironman, sapeva già di dover migliorare gradualmente.
Questa crescita incrementale è ciò in cui ha sempre creduto e Chris oggi è la prima persona con sindrome di Down ad aver completato un triathlon Ironman.
Ci credereste che la forza di questo ragazzo ha cambiato la storia del Ironman?
E pensare che due anni fa non riusciva neanche a completare un miglio di corsa.
Ma ogni giorno, dopo la scuola, è andato in palestra per tre ore facendo spinning, tapis roulant, zumba e basket;
si è allenato cinque o sei volte a settimana e non ha saltato neanche un giorno, anche perché da quello che dice lo fa perché ama mangiare!
Si è allenato per 4 anni con la sua guida Dan Grieb che lo ha accompagnato fino a quel traguardo.
La storia di Chris Nikic appartiene già alla categoria d’oro delle storie da superare.
Il 21enne americano, il sabato sera del 7 novembre, è diventato il primo triatleta con sindrome di Down a diventare un finisher nella storia dell’Ironman, la categoria di triathlon dove bisogna nuotare per 3,8 km questa volta nel Golfo del Messico, pedalando per 180 km e correndo una maratona.
Correndo al fianco della sua guida, Dan Grieb, Nikic ha tagliato il traguardo al Florida Ironman in 16 ore, 46 minuti e 9 secondi per completare un’avventura che ha fatto il giro del mondo. Non c’era alcun privilegio nei suoi confronti.
Se avesse tagliato il traguardo 14 minuti dopo, la sua impresa non sarebbe stata approvata.
L’impresa non è altro che il riassunto di una vita piena di ostacoli.
Lui che a cinque mesi di vita è stato operato a cuore aperto, lui che ha camminato da solo per la prima volta a 4 anni e non ha iniziato a mangiare cibi solidi fino a 5 anni.
Lui che a 17 anni ha subito quattro operazioni all’orecchio.
Ed è solo 13 mesi fa che è stata considerata la possibilità di quella sfida, dopo aver visto che Chris poteva nuotare per 1.000 metri in acque libere, un lago, in una competizione Special Olympics.
Con una filosofia di miglioramento dell’1% in ogni sessione e la disponibilità ad accettare il fallimento. Nikic ha progredito nella formazione giorno dopo giorno e il suo unico obiettivo era dimostrare che non ci sono barriere.
PANAMA CITY BEACH, Florida Chris è diventato il primo triatleta con sindrome di Down a finire un IRONMAN.
Eccolo oggi è fiero di se, con il suo sorriso e con tutta la sua forza
ha corso i 42 km in 6:18:48
pedalato per 180 km in 8h12’e 37”
nuotato per 3860m in 1h54’e 39”
Oggi Chris non ha cambiato solo la storia, ha lanciato al mondo un forte messaggio e reso possibile il sogno di mille ragazzi perché “diversi” non è un limite…
Congratulazioni Chris da oggi sei un Ironman!
Dominga Scalisi