Non solo agonismo

Corro per il gusto di correre, la corsa dal punto di vista mentale ci fa sentir bene, più forti e più agili.

Queste sensazioni, però, non le avvertiamo immediatamente, allo start di una gara, o all’ inizio di un allenamento in cui pensiamo che un TIR ci stia passando sopra, bensì quando le gambe cominciano a muoversi da sole, girano in libertà ed è allora che si libera la gioia di vivere, il rumore dei passi sull’asfalto, il sudore, il profumo della natura e naturalmente il silenzio che ti riappacifica col mondo.

La corsa è dialogo con se stessi, con le idee che ti passano per la mente mentre incroci un altro runner che saluti con un gesto della mano, perché la mente ti suggerisce di non aprire bocca per non consumare ossigeno.

E’ gioia in quelle ore del mattino quando tutti non hanno ancora invaso e strade riempiendole di rumori, fumi e clacson.

“ Sono libero perché continuo a correre”

JIMI HENDRIX.

Maurizio Commodari

 

 

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso