Mi chiamo Francesca e sono una staffettista

Due città, Roma e Milano, due modi diversi di organizzare una Staffetta nella Maratona, ma stesso pathos, stesso divertimento, stesso spessore.

Correre una maratona intera è un’impresa titanica, si sa, dove le emozioni sono molteplici e incomprensibili a chi non ne ha mai avuto l’esperienza.

Correre una staffetta, però è davvero bello e ti riempie di altrettante emozioni.

Perché:

– È democratica. Le distanze non sono tutte uguali e ciò le rende alla portata di tanti. Non serve essere runners accaniti e incredibile… Si può camminare!

– È piena di pathos. Dalla partenza, ai cambi, fino all’arrivo tutti insieme, ti regala emozioni forti come se la corressi tutta.

– È condivisione. Tra gli staffettisti di una stessa squadra si crea una bella sinergia e spesso anche se non ci si conosce.

– Dulcis in fundo… È solidale.

Perché correre per un fine benefico eleva la corsa a uno “status” diverso.

Non sei più tu al centro. Il centro è la solidarietà, sono le persone, il fine benefico che hai scelto. Sono i tantissimi volontari che ogni giorno si adoperano senza sosta per gli altri e in quel momento anche tu sei parte di tutto questo perché attraverso le tue gambe hai scelto di rappresentarli e sostenerli.

Tra Roma e Milano quale scegliere?

Proverò a fare un’analisi malgrado non sia semplice considerato che Roma è la mia Città.

Ma essendosi svolte a distanza di una sola settimana ne sento ancora tutta l’emozione addosso.

Roma è impagabile nel suo percorso e ogni staffettista al suo arrivo al cambio staffetta troverà la sua medaglia.

A Milano la medaglia la può ritirare solo l’ultimo staffettista, però a ogni cambio trovi un piccolo villaggio ad accoglierti con tanto di spogliatoi.

Roma la percorri insieme ai maratoneti ed è super emozionante sentire parlare tante lingue tutte insieme e condividere quel pezzo di “viaggio” anche con loro.

Milano ha dei numeri (a livello di partecipanti) che Roma se li sogna, quindi anche i soli staffettisti riempiono la strada.

Milano con le sue metro ti porta ovunque e per ogni staffettista non è un problema arrivare al proprio cambio e/ ritornare alla partenza.

A Roma l’arrivo sotto al Colosseo fanno godere infinitamente la vista e il cuore ripagandoti dei km a piedi percorsi in più…

E quindi?

Fate come me…. Corretele entrambe.

Francesca ha corso per due diverse Charity

BANCO ALIMENTARE per la staffetta di Roma

www.bancoalimentare.it/it/lazio/dona-ora

ASSOCIAZIONE MERCURIO per la staffetta di Milano con il sostegno dello Studio Gianni & Origoni (www.gop.it)

www.associazione-mercurio.org/