In questi giorni di relax ho trovato su Netflix un breve docufilm che racconta la vita di Lorena Ramirez e della comunità degli Indiani Tarahumara a cui appartiene.
Lorena è famosa in tutto il mondo per aver vinto gare di ultra trail in diversi paesi.
I Tarahumara o Raramuri come si chiamano nel loro idioma, risiedono nell’attuale territorio del Chihuahua (Messico).
La popolazione si aggira fra i 50.000 e i 70.000 individui tra uomini e donne, capaci di marciare senza sosta per centinaia di chilometri.
I sentieri dove abitualmente corrono sono impervi e pieni di rovi e pietre aguzze.
Corrono spesso scalzi o tutt’al più protetti da sottili fette di cuoio legate alle caviglie, indossando pesanti mantelli di lana e sostentati da un regime alimentare povero. Nati per correre insomma.
Lorena Rodriguez ha 22 anni e porta con se il nome dei raramuri che significa “pianta idonea per la corsa” .
Vive con la sua famiglia su un pianoro, nel territorio del Chihuahua, hanno animali al pascolo, quali principale fonte di sostentamento economico.
Isolati dal resto della comunità, si nutrono di mais, di fagioli e birra di mais. Sono poveri e secondo una leggenda si narra che Dio si arrabbiò con i Raramuri colpevoli di aver perso una sfida con gli “chabochi” creati dal diavolo.
Vedere correre Lorena si resta incantati, con il suo bel vestito colorato, con il pettorale e in mezzo ad atleti equipaggiati con materiale tecnico e dai fisici imponenti.
Lei corre con i vestiti tradizionali dei Tarahumara e sandali tipici gli huaraches, sandali che non hanno nulla a che vedere con le scarpe sportive che siamo abituati ad indossare.
Una famosa marca sportiva le ha fatto avere un modello tecnico, colorato e perfetto per i sentieri dove abitualmente gareggia e si allena, ma con estrema semplicità e poche parole ha detto che non le userà perchè non ne ha bisogno e coloro che le calzano in gara arrivano sempre dopo di lei…
Il documentario è uno spaccato della sua vita e della famiglia, in poco meno di 30 minuti ci sono le gare più belle e le medaglie migliori conquistate in giro per il mondo. Meriterebbe forse qualche cosa di più ma è, ad ogni modo, una finestra su una comunità che vale la pena conoscere e apprezzare.
Atleti che vivono la corsa senza fanatismi e manie della nostra società. Con la semplicità di “prendere ciò che la strada ti offre. Se puoi scegliere tra fare un solo passo tra le rocce oppure due allora fanne tre. “
Ed è con questa filosofia che i Raràmuri affrontano ogni giorno la loro vita.
Probabilmente farò tre passi anch’io a piedi nudi e anche se si sporcheranno o feriranno avrò provato una sensazione bellissima di libertà…
Grazie Lorena.
Dominga Scalisi