Cosa rende unica la foto di una gara?

Foto - NYCM

Le foto delle gare non sono tutte uguali. La differenza non la fa sempre il fotografo o la gara, ciò che rende unico uno scatto e lo fa entrare di diritto nel personalissimo Olimpo della gloria atletica è l’espressione di chi viene immortalato.

Il volto non nasconde nulla e mentre stai facendo la cosa che più ti piace, traspare ogni emozione, paura, attesa di ciò che ti farà vivere la strada.

Sì perché quando durante una competizione, il fotografo accreditato o l’amico che segue la tua gara, si posizionano alla fine di una salita spacca cuore e ti inquadrano, mentre ce la metti tutta, solo in quel momento comprendi appieno del perché dicono che la fotografia sia una forma d’arte.

Quel volto spaventato, euforico, arreso alla fatica farà il giro del web per i secoli a venire.

Quante volte hai maledetto le foto delle gare scattate mentre camminavi, e te la prendevi con chi era dietro l’obbiettivo, la stessa persona che poco prima aveva fotografato l’amico che correva senza neanche toccare terra.

Oggi correre ed esere fotografati è un connubio indelebile e a volte ci piace certo, altre no, ma i volti di chi ha corso a New York sono la prova che la corsa ci rende persone migliori, almeno per 42.195 passi.

maratona di New York

Dopo tanti anni siamo arrivati al punto che negli album fotografici delle gare, vedete sempre le immagini dei vostri amici e mai le vostre.

Una beffa che nel contempo ci fa vedere altri come noi in una terapia a specchio che aiuta a capire chi siamo.

Una serie infinita di foto con una data, tanti mi piace, un’altra foto con altra data e ancora molti mi piace. Avanti così per intere settimane, mesi, anni.

Allora meglio non perdere lo scatto, mettiti in posa, alza le braccia, sistema la maglia, asciuga il sudore ed esci dal mucchio di atleti che come te cercano l’inquadratura migliore, e forse non più il passo perfetto!

La speranza per una corsa in completa libertà è quella di non smettere di guardarsi intorno, alzare la testa e vedere che c’è un mondo intero da fotografare con i tuoi occhi.

Solo il sudore potrà rovinare la messa a fuoco, passato quello resteranno le lacrime ma a quel punto sei già oltre la linea di arrivo e hai vinto, da solo, senza cornici, senza filtri, unico in mezzo a milioni di scatti.

gara perfetta con gli amici
Foto – NYCM

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Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso