L’amore che non tramonta

Avete presente quando vi innamorate della ragazza sbagliata?
Quella che ti ha catturato il cuore, che ti fa fare ciò che nessuno ti direbbe di fare mai e per la quale non hai attenzione che per lei?

E lei niente.

Non vi fila o se lo fa è solo per un suo interesse ed è talmente evidente, quasi sfacciato, che ti aggrappi a quel giorno in cui ti ha detto una parola dolce, ti ha rivolto un’attenzione, ti ha chiamato, coinvolto in una sua esigenza e ti ha chiesto aiuto, trovandoti, anche quel giorno, con le braccia tese e la mano sempre aperta, protesa verso la sua.

E lei niente.

Sono gli amori giovani o quelli che si ripresentano o quelli che non hai mai abbandonato. Non hanno età.

Pensate di vivere così più o meno dai mondiali di Italia 90, da quando avevate 20 anni o forse più.

Pensate di andare a 18 anni a festeggiare la vostra maggiore età ad Amburgo e di ritrovarvi in un paradiso già pedonale tra bici sfreccianti tra le Mercedes con i sedili ricoperti di pelo d’agnello.

Torni e la tua città, complice uno smalto politico dell’epoca coraggioso, ma sbagliato nei modi ce lo spiegheranno le indagini giudiziarie degli anni che seguiranno, sta cambiando.

Ti guarda con occhi diversi.

La politica della città è ambiziosa, spocchiosa, quasi vanitosa, fa il verso alle capitali europee e per i tuoi 20 anni mette in piedi anche lei un percorso ciclopedonale che avrebbe accolto i “pellegrini” del cammino Francigeno, fossero lì pure per una finale di calcio mondiale, accompagnandoli prima allo Stadio e poi, semmai anche a San Pietro.

 

Una visione.

La visione di una fetta di turismo da aggiungere a quello onnipresente, di un biglietto da visita così come potrebbe esserlo un ponte sospeso su un fiume dell’Archistar famoso, un’infrastruttura che lascerà il segno nel tempo.

Per sempre.

E per sempre è stato, visto che ancora oggi, in quelle che furono le opere ciclabili per i mondiali di calcio di Italia 90, ancora ci pedaliamo, corriamo, passeggiamo ammirando la città silenziosa, quella migliore che ti riempie il cuore e gli occhi. E fu un gran regalo, ancora oggi preziosissimo.

La città della Grande Bellezza.

Ci si innamora di una ragazza ma ci si innamora anche di un sogno o di un’ideale. Ci si innamora di una visione. Anche della visione di una città, la tua città.

Ma lei ti fa soffrire e si sottrae, sfugge, ti sberleffa, si avvicina e prontamente si allontana.

E’ un appello incessante, garbato, mai volgare e cominci a pensare che la tua è una fissazione. Si, forse lo è.

E’ un amore straziato è un amore non corrisposto.

Darti retta una volta, ascoltare le tue richieste, assecondarle. Lei sa che tu sei li per lei e solo per lei ed è certa del bene che le vuoi e che saprai dimostrarglielo in mille modi. Ma non ti da la possibilità di farlo.

Se solo avessi pensato un anno fa di poter pedalare in un città così, proiettata anche solo timidamente con una visione nuova, non ci avrei scommesso nemmeno un centesimo. Nemmeno uno.

Si è fatto maturo questo amore.

Marcello Perotta

Marcello Perotta
Sociale per natura e sociopatico per necessità, vivo programmando vie di fuga: montagna, sci, alpinismo, running, bici e viaggi le mie passioni come pure lettura e, recentemente, scrittura. Sogno di vivere in camper senza una fissa dimora, cittadino del mondo.