La ricetta della felicità: la corsa!

A 44 anni si può, si può decidere di prendere in mano la propria vita e pensare un po’ a se stessi!

Così un anno fa ho deciso che avevo bisogno di faticare, di vivere la fatica fisica per alleviare quella mentale.

Ero in un periodo molto impegnativo dal punto di vista emotivo e mi serviva energia!

Ho messo per la prima volta le scarpe da running, delle vecchie Nike che non usavo da tempo e ho fatto il mio primo chilometro.

Pensavo di morire, ma quel giorno tutto ha avuto inizio.

La svolta arriva nell’agosto 2018 quando mi sono imposta di correre ogni giorno per un mese… beh non ho ancora smesso!

Finalmente avevo la testa libera, finalmente ricaricavo le batterie,  finalmente dedicavo a me stessa un’ora su 24 dedicate agli altri, finalmente avevo ripreso in mano la mia vita !

È un evoluzione mentale, ogni giorno corro per un motivo diverso, ogni volta è un’emozione diversa è un ritrovarsi è un superare i propri limiti.

Ogni sveglia delle 5:45 sembra un macigno ma una volta infilate le scarpe è una nuova scoperta di me stessa.

La sera al buio con la torcia in silenzio ascoltando il mio respiro e i miei passi riordino le idee e scarico le tensioni della giornata.

Sensazioni nuove mai provate, consapevolezza che se vuoi una cosa la puoi ottenere, se ci credi porti a casa il risultato e che la testa comanda tutto anche le gambe stremate e il fiato corto.

Ho trovato nella corsa un alleata della mia felicità, se non si prova non si può capire.

Non avrei mai pensato di riuscire a correre 10 km in meno di un’ora, ma la soddisfazione che senti alla fine è impagabile!

Non potrei più farne a meno, ormai è parte di me….

Oggi a 45 anni con due figli un marito, una famiglia d’origine che ha ancora bisogno di me e 8 ore in ufficio, mi sento fiera di me stessa perché ho trovato la ricetta della felicità: la corsa!

Catia Slongo

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso