La nostra città e il bello di esserci

Nel Municipio III di Roma dove vivo ci sono 90.000 famiglie, 40% delle quali sono composte da una persona.

Considerando che 23.000 abitanti hanno oltre 70 anni d’età, credo che buona parte di quel 40% sia formato da persone anziane.

Nei giorni di festa appena trascorsi, ho fatto i soliti giri di quartiere, senza fretta, osservando chi vive accanto a noi.

Appare ancora più evidente la diversa velocità con cui gira la città.

Lo capisci quando sei alla posta nei giorni in cui pagano le pensioni, dove è un continuo squillare di telefoni per interi minuti fino a che la signora, con calma e senza fretta, lo estrae dalla borsa.

Di una figlia che, partita da fuori Roma, cercava di recuperare il bancomat della madre che lo aveva dimenticato al momento del prelievo ma che lei non poteva ritirare perché solo la titolare era autorizzata a farlo.

Un tempo diverso, di chi vive quartieri senza confini, lo vedi quando sei al supermercato con il signore davanti a te che deve pagare con la carta ma ha dimenticato il pin e lo cerca in una vecchia chat, presumibilmente con la figlia, nella quale gli aveva lasciato i codici della banca.

Quando sei su un binario che non è il tuo devi essere ancora più attento a ciò che ti circonda, se hai tempo ovviamente.

Altrimenti il rischio è di travolgere chi viaggia a velocità diverse dalle tue.

La città sta invecchiando e il passo ormai è questo e la sola politica che potrà salvarci è quella dell’apertura è mai della esclusione.

Solo così avremo la misura delle difficoltà, saremo in grado di ascoltare e correre in aiuto.

Il nostro tempo è spesso travolgente e ci porta a vedere tutto in superficie perdendo la sostanza delle cose

Un giorno vissuto su quel binario non ci toglie nulla.

Un’ora accanto a chi ci vorrebbe solo ascoltare nutre una simbiosi unica.

Così amici, se avete il bisogno di recuperare quel messaggio inclusivo della società, venite al corso annuale per volontari della Cooperativa Spes Contra Spem.

Farlo non obbliga nessuno, se partecipi ai due incontri, il 18 gennaio e il 25 gennaio di mattina in zona Roma nord, sei pronto per ascoltare e a fare il volontario in casa famiglia.

È curiosità sociale, voglia di guardare oltre e sentire le mille voci diverse della nostra città.

Marco

 

 

 

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso