La mia testa dura e il mio cuore d’acciaio

Michela Ciprietti è una ragazza che corre e lo fa davvero bene, indossa i colori della Podistica Solidarietà e domenica alla Roma Ostia ha chiuso la gara con un tempo bellissimo. Il suo racconto sono le parole di chi ha sofferto prima di scommettere di nuovo sulle proprie gambe e sulla propria testa. Di chi ha vacillato pensando di non farcela, di chi cercava una luce per ritrovare la serenità. Vederla in gara è stata una lezione per tanti che a volte si sentono a terra. Brava Michela.

Domenica in gara la mia testa dura e il mio cuore d’acciaio hanno avuto la meglio sulle mie gambe di cartapesta. La felicità del traguardo supera lo stupore per l’inatteso risultato (01:22:11).

Diversamente dal solito, sono arrivata a questa gara impreparata. Sto uscendo da un periodo in cui infortuni e sfortuna si sono dati il cambio come in una staffetta senza controllo.

Ho cercato di mantenermi in forma con lo spinning e con il nuoto, cercando di girare lo sguardo quando per strada incrociavo un podista che per me in quel momento era una delle persone più fortunate del mondo. Per non farmi mancare nulla a settembre mi ero fatta male proprio durante una gara.

Non auguro a nessuno di fermarsi a metà gara, lontana 5km da partenza e arrivo e dover chiedere il cellulare ai passanti per chiamare aiuto e farsi venire a prendere.

Domenica scorsa, la paura che potesse ripetersi un evento del genere mi ha fatto rimanere molto concentrata, ponderando ogni respiro, cercando la stabilità ad ogni appoggio…

Mi sono lasciata andare quando ho capito che stavo per farcela e che la prestazione era di gran lunga superiore alle mie aspettative, stavo addirittura lottando per una posizione importante.

Quando le energie stavano finendo ho ripensato proprio a quei momenti infiniti in cui ero costretta a stare del tutto ferma. E poi l’arrivo, il tifo, gli amici vecchi e nuovi, quelli mai visti ma con i quali hai condiviso gli ultimi 21km e che per una euforica empatia ti sembra di conoscere da sempre

Ecco, mi sono semplicemente sentita bene!

Forse proprio quel mare è la luce sul fondo scuro. Dedicato a chi lotta per tornare.

 

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso