La Dolomith Run Sky Race ci ha portati a un metro dal cielo

Come promesso, sul traguardo della Dolomith run Sky Race, nulla è stato perso, tanto meno l’amor proprio.

La gara è stata dura oltre ogni immaginazione. Per affrontarla al meglio ci siamo preparati con lo spirito di chi vive in città, rispettando tutto quello che potevamo fare e abbiamo fatto.

Felici come bambini ci siamo presentati alla partenza tra i campioni della specialità.

Gente che pesa come una gamba mia, allenati a correre in salita e a vivere le altezze come se fossero i nostri viali di città.

Ero emozionato e contento, a tratti impaurito ma curioso di vedere cosa c’era oltre la collina.

Per questo ringrazio l’amico Daniele Silvioli senza il quale questa scommessa non l’avremmo giocata.

L’amicizia anche a questo serve.

Dolomith Run Sky Race Gita sabato

Abbiamo passato un lungo week end insieme all’inarrestabile Beppe Bizzarri e l’amico da una vita Stefano Credentino, con il quale ci siamo piacevolmente ritrovati. Menzione speciale al nostro fortissimo Nicolas Mottini che ha fatto un garone.

Siamo stati coraggiosi e solo grazie a una buona dose di imprudenza e sano divertimento, abbiamo provato a passare i cancelli di controllo che ci aspettavano lungo i 22km di gara.

Dolomith Run Sky Race Altimetria

Il primo a forcella Pordoi (2850 m) – 9km – da passare entro le due ore. io sono passato in 2:08’ mannaggia a me e Daniele Silvioli in 1:58’ bravissimo.

Il secondo a Piz Boe (3150 m) – 11km e qui è andata meglio dove abbiamo rispettato le 3 ore richieste ma ormai io seppur fuori gara per 8’ ci sono arrivato bene.

Insomma è successo quello che hanno vissuto 200 atleti degli oltre 600 iscritti: bloccati fuori tempo massimo ai cancelli.

Personalmente ritengo quel primo punto di controllo troppo stretto.

I numeri parlano chiaro la gara è finita lì per il molti degli iscritti.

Io ho firmato la liberatoria e sono andato avanti perché questo paradiso non me lo sarei perso per nessuna cosa al mondo.

Poi scusate ma un romano che ci parte da casa per correre sto massacro secondo voi si arrende davanti a un cancello?

Le cose che resteranno per sempre nella memoria sono:

la vista dal Piz Boe e la Val Lasties a memoria tra le cose più belle che io abbia mai visto in vita mia.

Dolomith Run Sky Race Orizzonte

Per non parlare di quando sui restanti 11 km che misuravano il rientro a Canazei abbiamo quasi toccato l’imponenza della base del gruppo del Sella.

Non rimpiango nulla tanto meno quel cancello, ho fatto il possibile.

Da romano che si è spremuto su ogni salita del Lazio e della Capitale porgo il mio rispetto per una montagna che evidentemente non è per tutti.

Dolomith Run Sky Race Valle

I limiti imposti dagli organizzatori non consentono di farla vivere all’amatore di corsa in montagna.

La specialità dello Sky Race è cosa per pochi.

Se i cancelli di controllo resteranno così stretti dubito che ci torneremo e lo dico con la pena nel cuore perché vi giuro che un orizzonte come quello che abbiamo vissuto correndo non c’è in nessun altro luogo del mondo.

Ovviamente ci potremo tornare da turisti ma quella è tutta un’altra storia.

Evviva la montagna, evviva le Dolomiti e tutta la Val di Fassa.

Dolomith Run Sky Race

 

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso