Domenica si è svolta la prima edizione della Corriamo col Derby presso la nuova Fiera di Roma.
Un manifestazione all’insegna dell’amicizia con tifosi romanisti e laziali mano nella mano…
Un’immagine bellissima di sportività, quella che tutti vorremmo vedere sia in campo che sugli spalti dentro e fuori dallo stadio.
Esserci rappresentava la fratellanza fra due squadre in questo caso Romane, ed io come tanti altri ero lì.
Così diremo anche a chi avrebbe voluto esserci, perché ne parleremo bene, perché ci è piaciuta e perchè è con questo spirito che si dovrebbe partecipare ad ogni gara
Essere una grande famiglia dove non importa quanti saranno gli invitati e di che colore saranno le maglie o per quale squadra tiferai.
Ci sarà posto per tutti basta stare insieme, per conoscersi meglio, così magari la voglia di rivedersi sarà più forte in futuro.
Una bella gara, sicuramente da ripetere, senza competizione, organizzata a dovere era tutto al punto giusto, tranne il vento che l’ha fatta da padrone…ma nonostante questo la gara ha avuto i suoi vincitori.
Ogni squadra con la sua coppa da alzare, la presenza e la partecipazione del grande Odoacre Chierico, giocatore indimenticabile, stagione calcistica 82-83 secondo scudetto della Roma e chi se lo scorda!!
1983 L’anno in cui Venditti scrisse “ grazie Roma “ e da alloro inno della squadra giallorossa.
E io oggi si proprio ho avuto l’onore di conoscerlo, chi se lo sarebbe mai sognato, che da bambina avevamo un televisore solo e le partite spesso le sentivamo per radio.
Quando restavi ad ascoltare tutti i risultati del campionato perchè la schedina era un rito della domenica e il 13 così come il 12 era il sogno di tutti gli italiani…
Ma ieri, l’emozione più grande, è stata quella di aver condiviso il traguardo sulla tre km con lui oltre alla cioccolata che mi ha gentilmente offerto.
Ecco come essere felici con poco, perché non servono premi particolari, a volte i gesti come un semplice abbraccio ed una stretta di mano possono bastare.
Non serviranno coppe da alzare in aria, basterà una maglietta, un paio di scarpe per correre e stare insieme e poi Franca che alla veneranda età di 79 anni ancora corre, con una passione che non ha neanche un giocatore quando segna un goal in campionato.
Lei che oltre ad aver vinto una coppa facendoci emozionare più di quando abbiamo vinto i mondiali nel 2006, mi ha raccontato in 90 minuti tutta la sua vita.
Il tempo di un derby, dei suoi supplementari con annessi calci di rigore , pasta party e di una birra fra amici…
È stato tutto bello bello, la consiglieró a tutti come un ottimo allenamento e come un momento di aggregazione da estendere a livello nazionale.
Perché sarebbe bello vedere anche altre squadre tenersi per mano, scendere in campo e condividere una passione in un abbraccio unico, come quello tra me e Franca perchè lei ha segnato il goal più bello di tutta la gara…
Dominga Scalisi
Il servizio fotografico è su fotoincorsa.com