Johanna Nordblad è la protagonista del documentario prodotto da Netflix dal titolo Hold Your Breath: The Ice Dive.
Girato tra il 2020 e il 2021, in poco meno di un’ora, racconta il viaggio nell’estremo nord finlandese dove Johanna Nordblad ha stabilito il record mondiale di apnea subacquea.
Il docufilm ripercorre i due anni di preparazione di Johanna, mentre cerca di battere il record mondiale di apnea sotto il ghiaccio che era di 82 metri.
Gli autori hanno fatto leva sulla caparbietà e l’ostinazione della apneista finlandese, al suo coraggio per arrivare alla misura incredibile di 103 metri sotto 60 cm di ghiaccio.
“Le ragazze possono fare tutto ciò che possono fare gli uomini.”
La frase l’ha pronunciò sua sorella Elina quando erano ancora adolescenti e ancora oggi è il loro mantra. Lei è la sua assistente, motivatrice e musa ispiratrice nelle sconfinate foreste ghiacciate dove hanno costruito il record.
Johanna Nordblad è una designer di 46 anni, ha iniziato a immergersi nel ghiaccio fin da bambina e in seguito, dal 2000, ha imparato la severa disciplina dell’apnea.
Successivamente ha iniziato a gareggiare nel campionato del mondo in diverse categorie specializzandosi nell’apnea dinamica con le pinne, che consiste nel nuotare il più orizzontalmente possibile sott’acqua con un solo respiro.
Ha stabilito il record mondiale femminile nuotando a una distanza orizzontale di 158 metri nel 2004 a Cipro e da allora è rimasta tra le più forti apneiste del mondo
La sua storia con il nuoto nel ghiaccio cambia quando nel 2010 resta coinvolta in un incidente in bicicletta che le ha provocato un trauma gravissimo alla gamba sinistra, praticamente mandandola in mille pezzi.
I medici la incoraggiano alla terapia del freddo, utilizzando trattamenti con acqua ghiacciata per accelerare il processo di recupero, dando il via alla fase successiva della sua carriera.
Johanna Nordblad torna alle competizioni nel 2015, stabilendo il record mondiale femminile d’immersione sotto il ghiaccio, saltando 103 metri da una buca di ghiaccio all’altra indossando solo il costume da bagno.
“Adoro immergermi, sentire l’acqua che scorrere tra le dita… Quando sei sotto il ghiaccio non c’è margine di errore. Hai solo te stesso su cui fidarti. Devi essere rilassato e avere il controllo allo stesso tempo. L’apnea richiede uno sforzo fisico, e la disciplina mentale è ancora più importante. Devi nuotare senza farti prendere dal panico o perdere la testa.
Ha quasi 10.000 follower su Instagram, dove pubblica spesso la sua arte. Johanna ha anche lavorato come fotografa con sua sorella Elina per catturare immagini e video subacquei.
Il record stabilito nel marzo 2021 da Johanna Nordblad e raccontato nel docufilm è stato un lavoro incredibile, indossando un costume da nuotatrice, con l’acqua a 2 gradi sotto 60 cm di ghiaccio. In meno di 3 minuti circa ha coperto la distanza di 103 metri.
Il pericolo maggiore, per gente come noi, di nuotare in acqua ghiacciata è la risposta fisiologica del corpo allo shock termico, che causa un involontario profondissimo respiro, spesso seguito da diversi minuti d’iperventilazione. Come sostiene il brand ARENA in un articolo pubblicato sul suo blog.
Chiaramente, se la testa è sott’acqua o se si è circondati dalle onde, si rischia di annegare, perché in quella condizione si è fisicamente incapaci di trattenere il respiro. Anche la pressione sanguigna e il battito cardiaco aumenteranno improvvisamente, cosa molto pericolosa se si soffre di problemi alle coronarie.
Johanna nel documentario spiega che il freddo è una sensazione e se la sai gestire i muscoli non si irrigidiscono, il cuore non accelera il battito e la nuotata è sempre fluida.
Se è vero che “Le ragazze possono fare tutto ciò che possono fare gli uomini.” ci sono alcune di loro che fanno cose che non fa nessuno, record compresi.