Questa è la storia di Giovanna, una donna che solleva pesi e impegni quotidiani con la forza della passione.
Trascorre tante ore in palestra per inseguire un sogno, facendosi venire calli sulle mani, consumando guanti per raggiungere un obiettivo.
Giovanna in questi anni ha disegnato il suo corpo, giorno dopo giorno, per poter prendere parte ad una competizione di Miss Bikini, un’attività che conduce a mutamenti radicali sul fisico, volti ad arrivare alla realizzazione atletica e strutturale del corpo stesso.
Arrivare a questi livelli significa metterci l’anima nello sport che fai, con giornate in cui sei insopportabile, nervosa e tesa, perché senti che ci sei quasi, e che anche mezzo centimetro in più di addome potrebbe fare la differenza.
È un po’ come quando ci prepariamo per una maratona con la differenza che dovrai salire su un palcoscenico con un numero per essere giudicata. Qualcuno deciderà se il lavoro che hai fatto su te stessa ti porterà al traguardo prefissato…
Quando ti ho conosciuta sembravi forte, ma internamente fragile come un bicchiere di cristallo. Mi hai fatto entrare nel tuo mondo, ma ci è voluto del tempo. Dalle lezioni di fitness alle trazioni, dal funzionale al crossfit, dallo step alla sosta in plank per due minuti.
Ne abbiamo fatte tante alcune anche da dimenticare sinceramente altre da portare nella scatola dei ricordi.
Dopo tutto aver accettato la sfida di salire su un tacco 10, indossare un bikini tutto paillettes è davvero dura per una che quando butta a terra un peso più grande di lei tira giù il santo del giorno e il calendario in ordine decrescente a ripetizioni da tre per serie…
Giovanna ha la fatica impressa sulle mani con i calli a cui puoi dare un nome, i lividi che porta addosso sono la sua carta d’identità, il dolore alle gambe e ai glutei la normalità.
Le braccia scolpite sono il tuo biglietto da visita.
Per Giovanna la fatica è superarla senza darle il tempo di farti dire “non ce la faccio”, dove il dolore non è il limite è solo l’inizio e dove la resistenza è solo una smorfia sul viso.
Non mollerà mai, perché è consapevole che dovrà impegnarsi per ottenere un risultato.
Giovanna parla la lingua che solo lo sport ti fa lavorare sette giorni su sette, dove la pausa la farai solo e soltanto al lavoro perché anche a tavola ti starai allenando con sacrificio..
E’ dura, davvero dura, ma ora l’unica cosa che so è che da quell’armatura che ti sei costruita uscirà fuori una donna forte che potrà guardarsi allo specchio sapendo che qualsiasi sia il verdetto, sarà comunque una vittoria.
E quel tuo grido di fatica davanti all’ennesima alzata sarà come dire “alla faccia vostra” che non avete creduto in me.
Io intanto fino a qui ci sono arrivata!
Ed io non posso che augurarti di provare l’emozione di un traguardo raggiunto e di continuare a credere in te stessa così come io credo in te
Forza amica mia faccio il tifo per te ma solo il tifo che le foto al mare con te solo se usiamo photoshop ok?
Dominga Scalisi