Il Canyon Gorropu non è solo la depressione carsica più profonda d’Europa, è soprattutto un’immersione nel cuore della natura più pura.
Un percorso di trekking bellissimo che parte dal passo Ghenna e Silana (60km da Arbatax) e che scende nella frattura alla base del fiume dopo 4km di difficoltà media con vedute uniche.
Arrivati al fondo del Canyon troverete dei ragazzi preparatissimi che accolgono i visitatori, registrano la loro presenza e staccano il biglietto necessario ad affrontare i passaggi più suggestivi all’interno del Gorropu.
Prima un breve briefing ai partecipanti la visita da cui si capisce ancora meglio come si è formata tanta bellezza e come è tutelata dalla Regione Sardegna.
I tre percorsi: verde, giallo, rosso si alternano per gradi di difficoltà.
Nella parte più stretta che potrete vedere con il primo percorso, quello verde, vi troverete in una gola larga 4 metti tra le due pareti che svettano fino a 500 metri.
È qui che i climbers più esperti trascorrono anche due, tre giorni per studiare e chiudere la mitica via “Hotel Supramonte”, 400 metri di puro granito carsico tra le via più difficili di quelle con grado 8c.
Il Gorropu ha una flora rigogliosa che ti accompagna per tutto il cammino.
I profumi distraggono dalla fatica, i colori del verde intenso si annullano con la secchezza di rami scultorei.
Le siepi di rosmarino selvatico catturano la fantasia con la loro persistenza olfattiva e si compensano con la delicatezza del timo e della menta, la stessa che rende unico il sapere dei Collurgiones fatti in casa.
Dentro la gola si nascondono chilometri di vie d’acqua di origine carsica che scorrono sotto le rocce.
Una pietra dolomitica porosa e in continua evoluzione geometrica e cromatica riporta il visitatore a visioni diverse in base alla direzione della sua esplorazione.
Poco più avanti all’ingresso della parte bassa del Gorropu un ruscello forma piscine naturali dove si possono alleviare le fatiche e il caldo della stagione estiva.
Da tutti questi giri tra le spiagge dell’Ogliastra e l’entroterra del Supramonte ho capito meglio che la Sardegna è una regione in cui la natura ha provato per la prima volta i suoi miracoli più belli, dopo di che li ha messi in pratica in giro per il mondo ma come ci hanno insegnato i grandi maestri, un’opera d’arte non si può replicare bella e perfetta proprio come la prima volta.
