La frase che apre questo contributo dedicato alla potenza del Decathlon è di Guido Alessandrini, giornalista e scrittore italiano e firme storica dell’atletica leggera.
La definizione l’ha data durante la finale di Decathlon che ha assegnato le medaglie ai Campionati Europei di Monaco 2022 in Germania martedì 16 agosto.
Il Decathlon è una specialità sia maschile che femminile dell’atletica leggera, composta da dieci gare di diverse discipline e fa parte delle prove multiple. Nell’atletica leggera le prove multiple sono quelle gare costituite da due o più discipline atletiche.
L’elenco ufficiale delle prove multiple ratificate dalla World Athletics prevede il decathlon per gli uomini e l’eptathlon per le donne; successivamente è stato inserito anche il decathlon femminile.
Ma restando alla madre di tutte le prove multiple c’è da dire che gli atleti e le atlete che si cimentano nel Decathlon sono delle vere e proprie divinità di bellezza e forza.
Nelle prove multiple non è vero che se prese singolarmente le diverse prestazioni non sarebbero considerate per atleti di livello – basti ricordare che Kristian Blummenfelt, l’attuale detentore del record sulla distanza nell’IRONMAN ha finito una gara in 6h44’25”, con dei parziali sulle singole prove da brivido 48’21” (3.9k nuoto), 3h24’22” (180k bici) e 2h30’50” la maratona.
Nella stessa misura i Decatleti sono uomini e donne con una particolare attitudine alla versatilità atletica, sanno esprimere forza, resistenze ed equilibrio senza perdere nessuna delle doti necessarie al raggiungimento del traguardo.
Corrono, saltano e lanciano nella stessa misura in cui l’uomo primitivo usava il corpo per sopravvivere a una natura ostile. Per questo sono pienamente convinto che siano di un mondo a parte.
Quando finite il vostro allenamento da runner di città e vi dovete sobbarcare anche il potenziamento casalingo o in palestra e vi lamentate che la corsa vi ha già consumato forza e volontà ecco pensate che i decatleti oltre a vivere praticamente sempre sotto piani di allenamento diversi, si impegnano in gare che durano due giorni per sperare tutte e 10 le prove.
Ecco quali sono le 10 prove che deve affrontare un decatleta.
100 metri piani
salto in lungo
getto del peso
salto in alto
400 metri piani
Nella seconda giornata si svolgono:
110 metri ostacoli
lancio del disco
salto con l’asta
lancio del giavellotto
1500 metri piani
Avete mai provato a farne almeno una? ora avete ben chiaro cosa sia il Decathlon.
Il detentore del record mondiale maschile della specialità è il francese Kévin Mayer con 9126 punti, punteggio stabilito il 16 settembre 2018 a Talence, in Francia.
Ma che significa il valore a punti nel decathlon e come si calcola?
Le singole prove sono misurate nel classico sistema metrico decimale in cm e metri e secondi. A ogni prestazione ottenuta è associato un punteggio, secondo apposite tabelle certificate dalla World Athletics. Al termine delle dieci prove la somma dei risultati determina il vincitore.
Kévin Mayer ha superato i 9000 punti ma mai nessuno ha toccato i 10.000.
Mayer è un atleta così forte che se disputasse le 10 prove singolarmente otterrebbe il tanto desiderato valore di 10k punti.
La tabella attuale necessaria al calcolo dei punti è in vigore dal 1985.
Punteggio = A x (B-P) C – per le gare su pista
Punteggio = A x (P-B) C – per i concorsi (salti e lanci)
Ove P è la prestazione stabilita dall’atleta e i coefficienti A, B e C sono i seguenti per ogni
Dopo tutto questo calcolare mi resta in testa una domanda: quanto dura la vita atletica di un decatleta?
Voglio dire, se per anni mi impegno ad allenarmi praticamente tutti i giorni su discipline che impattano su qualsiasi parte del corpo in termini di forza e resistenza, quanto potrà durare la tenuta di un corpo seppur “progettato” da madre natura per non soccombere all’età come accade a tutti gli atleti professionisti?
La storia di Arthur Abele è esemplare per dare una risposta alla mia domanda. Abele è un decatleta tedesco, ex campione europeo, con una carriera alle spalle incredibile.
Martedì scorso, durante l’ultima prova sui 1500, alla finale di Munich 2022 in cui hanno preso parte i migliori atleti europei, c’era anche lui. In casa, come poteva finire meglio di così la carriera del decatleta più famoso di Germania?
Al Campione europeo è stata risparmiata una fine carriera da incubo, dopo che una falsa partenza aveva interrotto le sue possibilità di competere nella gara d’addio, il pubblico dello Stadio Olimpico lo ha acclamato per il suo secondo tentativo e gli è stata concessa una tregua per tornare e correre gli ostacoli da solo e quindi poter prendere parte ai 1500 finali dove poi i colleghi gli hanno concesso il giro di pista alla carriera.
Questo per dire che non mollano davvero mai, fino alla fine, anche con oltre 18 anni di attività alle spalle vissuti ai massimi livelli come Arthur Abele.
Ciò che resta di questa bellissima prova di Monaco 2022 è la solidarietà che hanno espresso i decatleti di tutte le nazioni in lizza.
Non è un caso che vengono riconosciuti come una comunità molto unita, si supportano, si rispettano e si sfidano in linea con il più alto spirito olimpico che essi rappresentano, correndo, lanciando e saltando fin sopra il gradino più alto.