I runners guerrieri

Esiste un luogo dove l’unica speranza per salvarsi è correre. In questo luogo se non sei abbastanza veloce potresti essere ucciso e se non possiedi un arma non puoi essere considerato un vero guerriero.

Perché è quello che ti fanno credere, perchè è l’unico modo per sopravvivere, è una mentalità, uno stile di vita.

Questo luogo si trova in Kenya, dove si ruba e si uccide per quattro soldi o poco più ed è da lì che sono nati alcuni dei più grandi maratoneti esistenti al mondo.

Lo sanno tutti che i maratoneti kenyani sono i migliori al mondo, in particolare quelli che provengono da una specifica regione, la Rift Valley. Si tratta di atleti che hanno vinto più volte le prestigiose Maratone di Londra, Berlino e New York oltre che a numerosi titoli olimpici sulle lunghe distanze.

Alcuni di questi formidabili corridori in passato erano però criminali ricercati dalla giustizia o avrebbero facilmente potuto diventarlo.

Ho visto un documentario e ho conosciuto la storia di Julius Arile e Robert Matanda che per parecchi anni sono stati razziatori di bestiame che terrorizzavano, armi in pugno, il nord del Kenya.

Si definivano “guerrieri”, paragonandosi ai loro antenati, anche se in effetti non erano altro che delinquenti spinti al furto e alla violenza dalla miseria.

Ma in seguito a lunghe e sanguinose battaglie contro le bande armate, il Governo, per porre fine al problema ha infine adottato una nuova strategia. Facendo leva sulla fama internazionale dei suoi corridori più acclamati ha proposto ai “guerrieri” un singolare baratto: il fucile in cambio di scarpe da corsa, del condono e della possibilità di frequentare campi di allenamento.

Ed è così che, dopo un’intera adolescenza passata a rubare, Arile e Matanda, decidono di accettare e iniziano una nuova avventura. Per i due inizia una nuova esistenza.

Arile partecipa ad una gara La Tegla Loroupe Peace Race evento annuale di 10 chilometri su strada che si svolge a novembre a Kapenguria, nella contea di West Pokot, in Kenya. Creata dal corridore keniano Tegla Loroupe per riunire i guerrieri delle tribù rivali per ridurre il conflitto nella regione.

L’evento prevede gare separate da 10 km per i corridori di lunga distanza d’élite e guerrieri locali. La gara raccoglie fondi per la Tegla Loroupe Peace Foundation, un ente caritatevole incentrato sull’educazione, sugli sport e sulle questioni mediche.

La vince ma da lì le strade dei due amici si separano. Arile si allenerà ad Iten THE HEART OF KENYAN RUNNING.

Foto nfb.ca.com

C’è tanto da sacrificare all’inizio se non vinci niente puoi mettere a repentaglio la vita di una famiglia intera in Kenya si vive di mais e di allevamento di bestiame. Matanda mette su famiglia, lascia da parte la corsa non fa per lui.

Mentre Arile ha buone possibilità è veloce e resistente in breve tempo viene preparato per correre la sua prima maratona. A Praga dove arriverà settimo per problemi al 37º km dalle prime tre posizioni è costretto a rallentare gli fanno male le gambe.

Ha ottime possibilità il suo coach lo incoraggia mentre la famiglia dall’altra parte lo stressa perché non capiscono come si possa guadagnare da vivere correndo. Ha una moglie, la sua terza che però lo sostiene e questo lo aiuterà nelle sue imprese.

Sebbene nella vita due strade si possano separare, i passi per percorrerla avranno la stessa umile fatica. E mentre Matanda impegna tutti i suoi guadagni per diventare vice consigliere alle prossime elezioni regionali, Ariel si allena per il suo grande sogno: la maratona di New York.

New York è molto diversa dal nostro paese non si vede proprio niente se non macchine e grandi edifici. Nel nostro paese è tutto distante se vuoi mangiare qualcosa devi percorrere anche 50 km per farlo, mentre qui basta fare tre metri per trovare da mangiare. New York è un bel post. Il mio obbiettivo ultimo è quello di partecipare alla Maratona di New York una delle competizioni più importanti del mondo e vincere

In Kenya c’è molta competizione, mentre invece in Europa ci sono cinque o dieci campioni ma qui tutti vogliono correre e tutti sono in forma e mentre Matanda perde la sua speranza come vice segretario alle elezioni, Arile si allena, anche se a fatica a causa di un’artrite che lo costringe spesso a rallentare, per non ritornare dalla sua famiglia senza soldi.

In Kenya se non hai i soldi non puoi frequentare una scuola decente, non puoi comprare semi per coltivare il mais e non puoi mangiare, per vivere hai bisogno di bestiame e se, onestamente perdi, devi ricominciare tutto da capo.

Nessuno dei due amici si arrende perché ci credono, perché con quei semi puoi far nascere un campo di mais e con quelle scarpe da corsa puoi arrivare sicuramente lontano fino a New York.

Sono tutti davanti al televisore è il 2013 un ladro di bestiame mantiene il passo sta correndo la sua maratona è tra i primi quattro e tutti fanno il tifo per lui.

Arriva quarto con un tempo di 2:10:02  ma è come se fosse arrivato primo, riesci a provare la sua stessa emozione solo a guardarlo, è un uomo felice è finalmente libero.

La vita è dura, a volte durissima, devi lottare per ottenere qualcosa che siano i frutti di un campo arido o di mille tabelle per raggiungere un obiettivo sperato.

Esiste un posto dove i bambini nascono guerrieri e l’unica speranza che hanno per sopravvivere è correre…

Dominga Scalisi

 

Dominga Scalisi
Runner che ama correre, scoprire nuovi percorsi, conoscere persone e raccontare storie…Amo lo sport e non ho paura di andare e guardare oltre: oltre il tempo, oltre le apparenze, oltre le distanze…