Il rugby, una delle scelte migliori che abbiamo fatto in famiglia, me ne convinco ogni giorno di più.
Quando i genitori dei compagni di squadra di mio figlio, la U.S Primavera Rugby di Roma, mi hanno consigliato di non perdere il torneo Bottacin di Rugby organizzato dal Petrarca Rugby di Padova, non me lo sono fatta dire due volte: cambiati i programmi per il 1′ maggio, fatti i biglietti del treno, prenotato l’Hotel e partita alla volta di Padova.
“È uno spettacolo che merita di essere visto” “Se non ci siete mai stati dovete andare almeno una volta”.
Il Santo (lo sapevate che Padova è la città dei 3 senza, e uno è il santo senza nome?), una cena divertente, poche ore di sonno, ed inizia il torneo.
Lo spettacolo è addirittura al di sopra delle aspettative. Un campo enorme invaso da migliaia di ragazzi, una trentina di società sportive suddivise nelle categorie U7, U9, U11 e U13, un tripudio di maglie colorate, mano sul cuore, inno italiano, lacrime di commozione sugli spalti.
Iniziano le partite: 8 gironi, partite in contemporanea su più campi, una macchina organizzativa incredibile.
Puoi spostarti da un campo all’altro ed assistere a partite, tifo, mete, esultanze, delusioni.
La U13 della Primavera Rugby, i nostri ragazzi, giocano nel girone H.
Vedo ragazzi che ce la mettono tutta, vedo una squadra che inizia a formarsi, vedo errori, vedo mete.
Alla fine un 21esimo posto, ma soprattutto una bellissima esperienza di crescita per i nostri ragazzi, e non solo a livello sportivo.
Il rugby è stata una delle scelte migliori che abbiamo fatto in famiglia, me ne convinco ogni giorno di più.