Eccola finalmente la settimana piĆ¹ bella, il momento in cui sei consapevole di aver fatto tutto quello che il tuo tempo e la tua volontĆ ti hanno concesso.
La settimana prima della maratona, i giorni del riposo e dello scarico, delle ripetute veloci e dei carboidrati con gli amici.
Delle tante ore di sonno o delle notti insonni prima di un gran giorno, della voglia di partire e dellāanalisi del percorso, anche se lo fai da una vita.
I giorni dei commenti sulle chat, delle preghiere e Sante Messe, della fermezza e del distacco o dei rimpianti, dei mancati recuperi e sogni infranti.
Non essere severo con te stesso, ti sei preso quello che avevi per 12 settimane.
Ti sei voluto bene, hai fatto tesoro degli errori, per tutte le volte che non hai imparato nulla dalla strada, cosciente che la maratona era iniziata giĆ da tempo e ora ti prenderai solo il meglio.
Domenica prossima queste parole saranno solo bit persi nei ricordi.
Se servirĆ piangerai dopo il traguardo, ma puoi decidere oggi che sapore avranno le tue lacrime.
Dimentica le volte che lāhai fatta, esaltati se ĆØ la tua prima, ma non perdere nulla di questa trepidante attesa.
Decidi oggi che sogni farai, perchĆ© con la medaglia al collo arriverĆ un momento in cui dirai ābasta, non la faccio piĆ¹ā, ma durerĆ poco e con poco ripartirai per un nuovo traguardo.
Siamo degli egoisti del dolore ma sappiamo trasformarlo in un piacere comune. Chi ti sta accanto forse un giorno lo capirĆ quanto bene ti fai con quelle smorfie di sofferenza.
PerchĆ© siamo degli idealisti del quotidiano vivere, affidiamo esigue speranze a grandi capacitĆ e tormenti infinti.
Fissiamo i nostri mali e le emozioni ad un pettorale e ce le portiamo in giro per la cittĆ in un giorno intero.
Alla fine resta solo il meglio, solo la quiete di un spasimo ormai smorzato e i brividi di entusiasmi nuovi.
Siamo maratoneti, prima nella vita e poi nella strada e ovunque ci porteranno i nostri piedi ricordatevi sempre che abbiamo la fortuna piĆ¹ bella del mondo che ĆØ quella diĀ poter dire āok partiamoā.
Buon passo a tutti.
Marco Raffaelli