Ce la faccio, sono come un piano forte in andante sempre maggiore. Seguo il passo, ce la faccio.
Guardo a terra, cerco di non inciampare, la strada è lunga, ho tanti numeri in testa li vedo srotolarsi sotto i miei piedi ed è un crescendo.
Un crescendo di numeri infiniti, in bianco e nero che se parto dal primo riesco a vedermi come uno zero. Uno zero che non ha senso, è solo uno zero direbbero alcuni, ma è da lì che si parte, si parte sempre da zero.
Lo start non c’è, ci sei tu e un insieme di passi svelti quelli che nessuno ti ha mai detto come dovevano essere messi uno dopo l’altro.
Quelli che appena hai mosso, i primi, sembravano incerti sperduti, soli e ora è un susseguirsi di note, ne sento il ritmo, mi commuovo è la mia sinfonia.
Sono un brano completo ormai, sono una sinfonia in movimento, il direttore d’orchestra sono io, sono un piano forte, a volte il ritmo è lento a volte a volte no.
Continuo a suonare, continuo a sentire i battiti, come un tamburo vibrano e fanno vibrare l’anima e mi emoziono, sono come pioggia piano piano aumento e scivolo suonando mentre scendo leggera a terra.
Piove ma io ce la faccio seguo il passo leggero e allegro e faccio pace con il mondo, faccio pace con la pioggia, faccio pace con lo zero, anche se ormai non lo vedo più.
Faccio pace con me stessa.
Dominga Scalisi
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