“A piedi da Lodi a Capo Nord io e Victor contro il neuroblastoma”
È partito così un ragazzo di 25 anni, Mikhael Bellanza.
Indossando una T-shirt e calzoncini in pieno inverno con un carretto e il suo bracco Victor, amico fedele di 5 anni che lo segue nell’impresa: da Zelo Buon Persico (Lodi) dove vive, fino a Capo Nord.
Lo scopo è quello di raccogliere fondi tramite Rete del DonoRete del Dono contro il neuroblastoma, tumore infantile che colpisce il sistema nervoso. Si salva un bambino su cinque.
“Lo faccio per l’associazione del mio amico Raffaele, ‘Una Milano onlus’, che ha perso il suo bimbo qualche anno fa”, Perché mi sono messo in viaggio ora? Perché d’estate è stato già fatto. Ci vogliono gambe e follia”.
Si tanta follia, ma è un viaggio così appassionante che ci si potrebbe scrivere un libro di avventure.
Mikhael fa il fisioterapista, ha la passione per la corsa e la camminata.
Corre da 5 anni, percorrendo circa ogni giorno tra i 15 e i 50 km, un fisico allenato alle lunghe distanze quindi.
Il suo viaggio è iniziato l’8 dicembre, nel giorno dell’immacolata, camminando per circa 30- 40 km circa al giorno.
Da quando è partito racconta la sua giornata su Facebook con un diario fatto di episodi, di incontri, alcuni anche molto curiosi, di ospitalità.
E’ incredibile come in alcuni paesi si aprano le porte a perfetti sconosciuti, messaggi di solidarietà, risposte a sue richieste.
Ma sono le foto a sorprendere più di tutto.
Alcune sono bellissime, mi sono innamorata del suo cane, e della sua espressione seria ed elegante è felice, si vede, il tutto nonostante la fatica e il freddo.
Già il freddo, l’equipaggiamento di Mikahel è minimo, il suo carretto contiene cibo, un sacco a pelo, la tenda che è poi un pertugio coibentato e riscaldato.
Mikahel e il suo cane sono inseparabili ed è assurdo come si sono trovati. Beh non ci crederete, io immaginavo una storia del tipo non so “ l’ho trovato in una scatola, oppure era di un anziano che non potendolo più tenere me l’ha regalato”.
Niente di tutto questo perché i due si sono conosciuti tramite il sito di compravendita, subito.it.
La rete che miracoli a volte che sa fare vero?
Il loro viaggio, un cammino di mila e mila passi dove hanno incontrato di tutto: vento, ghiaccio, neve e freddo, tanto freddo, strade chiuse e cambi di percorso con qualche dolore muscolare
Mikhael alla fine si è coperto cosi come Victor.
L’inverno scorso è partito facendo da Milano a Parigi sempre per lo stesso motivo, un obbiettivo nobile raccogliere fondi sempre per la stessa associazione, insomma una causa che gli sta veramente a cuore.
È facile appassionarsi ogni giorno di più ai suoi racconti.
Molto seguito sulla sua pagina come in un film di avventura ed io più volte mi sono chiesta come sarebbe stato l’arrivo e quanto sarebbe stato bello poter godere dei colori indescrivibili di una meravigliosa aurora boreale in inverno…
“È La cosa più bella del viaggio, alzarsi la mattina e non sapere assolutamente dove dormire la sera e soprattutto che cosa vedremo durante la giornata e che persone incontreremo”
Ecco il viaggio è terminato forzatamente causa confini chiusi per il corona virus.
Per ora non so quanti km abbiano percorso i due inseparabili amici, ma quello che so è che ora sono al sicuro.
Mikhael : 18/03/20 termina il viaggio
“Circolo polare artico. Dedichiamo questo traguardo a tutti i piccoli grandi guerrieri che silenziosamente ci hanno spronato ad intraprendere questa avventura”.
Un pensiero speciale va a tutti i bambini e ragazzi che ci hanno incoraggiato prima della partenza, a tutte le giovani meravigliose creature che durante il nostro percorso ci hanno sostenuto, a chi ci ha aiutato a spingere il carrello.
A chi uscendo da scuola ha percorso qualche tratto con noi, a coloro che ci hanno fermato per una foto e per regalarci una parola di incoraggiamento, a chi tra una partita e l’altra all’Xbox ha trovato il tempo di scriverci, a chi sebbene la giovane età ci ha procurato un posto per la notte e a tutti i bambini che fin dal primo giorno ci hanno ospitato.
GRAZIE per tutta la forza che ci avete dato e per tutto ciò che ci avete trasmesso!
Victor inoltre ci tiene a ringraziare tutti i bimbi che hanno condiviso il proprio pasto con lui.
“Sverneremo in uno dei posti più deserti del pianeta : la Lapponia nella casetta di legno che Helen ci ha messo gentilmente a disposizione “
“Quello che conta è il percorso del viaggio e non l’arrivo”
Grazie per la meravigliosa avventura
Dominga Scalisi