Denise Tappatà , la Regina dei 100km

Il 23 Maggio 2021 al Campionato Italiano di 100 Km su strada si sono messi alla prova oltre 300 atleti tra gli specialisti delle lunghe distanze e circa 40 donne erano allo start.

Torna il Passatore dei 100km dopo lo stop da Covid e si afferma in una special edition a circuito, amato da alcuni e messo in discussione da altri. La gara si è disputata ed ha visto affermarsi Marco Menegardi; tra le donne si è imposta Denise Tappatà (SEF Stamura Ancona Asd).

8 ore, 7 minuti e 23 secondi sono il tempo che ha separato Denise dal realizzare il suo sogno. Un sogno lungo 100km.

Andiamo a sentire in diretta la voce di questa campionessa dal piglio vivace e la gentilezza e disponibilità indiscusse.

Denise, partiamo dalla tua vita personale. Oltre a correre sappiamo che ti occupi di una professione impegnativa. Come riesci a conciliare tutto?

Nella vita professionale sono un ingegnere edile. Ad esempio, in questo periodo sono molto impegnata e provo a conciliare il lavoro e la passione per questo sport con costanza ed allenamento quotidiano.

Corro tutti i giorni a pranzo, mi prendo questo tempo per me. Cerco di farlo sempre perché quello è il mio tempo personale che mi ritaglio. Quando, per qualche motivo, non riesco ad andare poi mi dispiace e ci penso tutto il giorno. Correre, ma anche passeggiare, ritagliarsi quel pezzetto per te ti aiuta anche a gestire tutto il resto.

Quando hai scoperto la passione per questo sport?

Circa 7 anni fa, tardi. Ho cominciato a correre per caso, andavo in piscina. Una volta ho deciso di andare a correre e poi successivamente, cercando di migliorare, mi sono cimentata nei 10km. Ho scoperto tutto un mondo in cui mi sono ritrovata perfettamente. Quello delle corse della domenica mattina. E così poi, nel 2014, ho preparato la mia prima maratona, la Maratona di Roma, ma proprio con un approccio fai da te.

Da qui è iniziata anche l’amicizia con il mio allenatore Fernando Corradini che devo ringraziare. Si è instaurato un rapporto di stima e amicizia ed è anche a lui che vanno i miei ringraziamenti per la vittoria del Passatore insieme al mio compagno Luigi del Buono.

Con il tuo compagno condividete questa passione giusto?

Si assolutamente! Io ed il mio compagno ci siamo conosciuti in una gara. Particolare e romantica è stata anche l’esperienza del Passatore 2019 vissuta insieme per la prima volta….

Perché romantica, raccontaci…..

Lui mi ha accompagnata in bici. Ricordo che in quella edizione non mi ero portata dietro la lucetta per il buio e così lui dalla bici con la sua luce mi illuminava la strada….

E’ stata quella la mia prima esperienza del Passatore e la ricorderò per sempre. E’ stata emozione pura dall’inizio alla fine.

Che consiglio daresti a chi vorrebbe correre il Passatore?

Direi di non improvvisarlo perché rischierebbe di diventare un brutto ricordo. Il consiglio potrebbe essere quello di accumulare km, fare qualche gara ed andarci con l’atteggiamento giusto, cioè per arrivare e non per fare un tempo in assoluto.

Arriviamo a questa vittoria. Come è andata la gara, come l’hai vissuta e gestita?

Per me è stata la gara perfetta! Anche il fatto che fosse sul circuito mi piaceva. Avere i ristori a disposizione e la gente che incitava ad ogni giro è stata fantastica! Anche il clima è stato perfetto.

Come hai gestito l’alimentazione in gara?

 In gara personalmente faccio difficoltà a mangiare alimenti solidi. Ho preferito liquidi, per lo più acqua ed alla fine Coca Cola.

Come ti automotivi nei momenti di crisi? …. passano sempre.

La cosa importante è lasciarla andare la crisi. Non cedere. Devi trovare un modo per farla andare via. Sposti i pensieri.

Ad esempio io ho pensato alla mia famiglia ed ai miei genitori attaccati alla diretta. Sono state 8 ore di concentrazione vera e propria.

La mia gara è stata costruita su pochi pensieri e semplici. E poi c’è stato il momento dell’arrivo. Mi sembrava di volare e non sapevo se piangere o ridere! Già arrivare sarebbe stato un successo, figurati vincerla!

Hai corso insieme a grandi campioni ad esempio Giorgio Calcaterra.

Giorgio è stato un vero e proprio esempio. Nonostante le difficoltà non si è ritirato, l’ha finita e con il sorriso. Lui anche se era in crisi mi ha incitata ed è davvero una persona straordinaria ed una testimonianza che voglio dare.

Se dovessi dire quale è l’ingrediente segreto che fa migliorare nella corsa?

Ti direi la costanza. Personalmente è la costanza che mi fa migliorare insieme alla voglia di metterti in gioco ed anche di soffrire un pochino.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Vorrei provare la Maratona in autunno. Quindi accorciare gli allenamenti rispetto alla 100km e mettermi in gioco su questa distanza. Poi c’è anche la pista che pratico insieme al mio compagno, anzi qui posso dire proprio grazie a lui. Sono impegnata anche nei Campionati Master e sono stata campionessa italiana degli 800 su pista. Insomma, la corsa mi piace tutta!

Corsa e maternità. Due temi che possono andare d’accordo?

Assolutamente si! Penso a delle campionesse che sono diventate ancora più forte dopo la maternità.

Ricordo sempre che la corsa per chi non la vive come professione è pur sempre una passione, quindi bisogna dedicare spazio a tutto ciò che fa parte della nostra vita. Anche per questo è necessario prenderla con leggerezza!

Per chiudere c’è qualcuno che vorresti ringraziare per questo tuo risultato?

Sicuramente la mia Società SEF Stamura Ancona Asd, il mio allenatore Fernando Corradini ed il mio compagno Luigi Del Buono.

 

 

 

Chiara Fierimonte
Mamma, runner e scrittrice. Amo la fatica delle lunghe distanze nella corsa. Se siete a Roma mi trovate all’alba sul Lungotevere dove mi alleno nel fascino di questa città. Grazie alla corsa ho imparato a riconoscere e superare i miei limiti, ma su Storie Correnti parleremo soprattutto di voi!