Oggi ci addentriamo in quelle manifestazioni podistiche che vengono raccontate e presentate come Corse alimentari.
Vero fenomeno podistico degli ultimi anni, da sempre presenti nei calendari di ogni regione e provincia ma che grazie ai social e alla voglia di raccontare tipica di questi tempi, mostrare ciò che mangiamo hanno assunto connotati importanti per la promozione delle eccellenze italiche in campo gastronomico…
L’Italia è leader mondiale del turismo enogastronomico: nel 2022 il 67% dei turisti italiani ha svolto almeno 5 esperienze enogastronomiche, citando i dati della ricerca condotta da Valerio Mancini, Direttore del Centro di Ricerca Divulgativo della Rome Business School.
Gli interessi enogastronomici per i prodotti tipici e l’agroalimentare del Made in Italy muovono, da soli, 1 turista su 4 (il 22,3% dei turisti italiani ed il 29,9% degli stranieri) secondo il rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023 dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.
Le corse alimentari seguono questo trend e sono un fenomeno in crescita, un IGP che diventa una indicazione geografica podistica che non serve solo a designare un prodotto agricolo o alimentare di qualità, ma un evento che lo racconta e lo pubblicizza in un modo nuovo.
Legare il benessere della corsa con quello derivante dal consumo di prodotti a km zero, con una filiera cortissima, rispettosi di chi lo produce e delle risorse utilizzate per portarlo sulle nostre tavole o al ristoro finale di una gara è una scommessa vincente.
Per il podista un’ottima scusa per andare a visitare nuovi territori, creando un indotto che fa economia e fa correre il valore delle nostre eccellenze.
L’Italia è una cucina a cielo aperto e viverla con lo sport è un viatico ideale per stare bene con gli amici, scoprire nuove località e tornare a casa più ricchi e consapevoli che il paese è ricco di potenzialità.
Nella psicologia dell’atleta che sceglie di partecipare a queste gare, oltre ad esaltare tante piccole superiorità gastronomiche locali agisce in una direzione nuova, non più connessa al mordi e fuggi di eventi isolati.
Questo fenomeno del turismi sportivo e gastronomico dovrebbe essere sostenuto da azioni corali di amministrazioni e rappresentati di categorie produttori di formaggio, frutta, olio, vino, legumi, in un mix di sponsorizzazioni e sostegno del territorio grazie al quale vincono tutti.
Le corse alimentari aiutano a far conoscere i prodotti, considerando che le eccellenze sono distribuite geograficamente fuori dalle rotte turistiche classiche fatte da tappe obbligate come quelle di Venezia, Firenze, Roma, Napoli e che non hanno bisogno di altro per farsi conoscere.
Esempi virtuosi che lo hanno capito da tempo ce ne sono e non solo nel mondo del running. Basti pensare alle diverse gare del circuito dell’Eroica.
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Noi stessi sosteniamo un prodotto di qualità come il Trail del Sagrantino, che si svolge a fine ottobre, nel cuore dell’Umbria. O della Montepulciano Run: corsa podistica tra vigne e colline del Vino Nobile. In Val d’Aosta i sapori e profumi del Gran Paradiso: dal fondovalle alla Valgrisenche dove dopo la consueta gara podistica e il pranzo a base di prodotti tipici, il clou della manifestazione è costituito dalla distribuzione gratuita della “fiocca” che poi non è altro che dell’ottima panna montata con il latte delle mucche locali.
Il Brunello Crossing, corsa, natura, eno-gastronomia e arte per un’esperienza sensoriale alla scoperta di un territorio unico, Si parte da Montalcino per poi correre per la Val d’Orcia, Patrimonio UNESCO. Tra boschi, vigne, castelli e fattorie. Tre distanze competitive: 45 km Trofeo Banfi, 24 km Trofeo Val di Suga e 14 km Trofeo Barbi. In programma l’11 febbraio c’è anche il Trofeo Walk Nordic & Walking, la camminata di 13 km.
La Sagra della Nana di Montagnana, giunta alla 55a edizione che si svolge nell’ultimo fine settimana di settembre in provincia ci Arezzo e offre un ricco programma di eventi: gastronomia, musica, folclore e sport. Volta alla valorizzazione dei sapori locali con iniziative per tutte le età e che faranno da cornice alla corsa podistica Montagnanata. Non mancheranno le ricette tradizionali come tagliatelle al sugo di nana e nana in porchetta.
La lista degli eventi è infinita, dalle Dolomiti, passando per le valli del Veneto e giù fino alla Puglia. Il calendario meriterebbe una programmazione speciale, alla scoperta di arte, cultura e buon cibo, la triplice alleanza che fa di un podista appassionato uno sportivo consapevole del valore della sua terra.