Corsa e sponsorizzazioni

Qualche tempo fa mi sono occupato del rapporto tra la corsa e le sponsorizzazioni. Il casus belli fu la decisione di Pornhub (noto sito per artigiani del sesso) di associare il suo nome ad una serie di squadre di varie discipline sportive.

Chiaramente, la deriva fu all’insegna del più becero umorismo (inutile immaginare la nuova denominazione del tapascione), nonostante l’argomento fosse (e sia) più che serio.

Riprendo il tema, per un ripensamento che mi è sorto stamattina – in un momento di pausa disintossicante – collegato alla “6 Ore di Roma” ed a “CorriColonna”.

Mi sono accorto che, quasi mai, ricordiamo nelle nostre “cronache” di menzionare i benemeriti finanziatori delle nostre gare, quasi che ci fosse una sorta di pudore nel collegare l’attività sportiva con la vile pecunia. Non solo pecunia non olet ma, perfino, corre veloce. In verità, molti degli sforzi (ideativi e realizzativi) dei nostri organizzatori non sarebbero possibili senza il contributo di qualche anima bella. Di qui, la successiva curiosità di spingersi oltre ed immaginare una possibile “relazione” tra lo sponsor e la gara.

In alcuni casi, la relazione sinergica è di immediata percezione. Nella citata CorriColonna, per esempio, la relationship con i vini del “Principe Pallavicini” appare scontata se, dalle parti dei Castelli romani, oltre alla porchetta si pasteggia con del buon nettare d’uva.

Più difficile scrutinare la motivazione retrostante la volontà della BBC di Roma (trattasi, per chi non lo sapesse, della Banca di Credito Cooperativo), della Quadrifoglio immobiliare (una società di mediazione) e dell’Enoteca “Il grappolo”, di eternare la rispettiva denominazione nella gara svoltasi a Villa De Sanctis. Entrature personali? Ex podisti ora amministratori di queste società? Puro e semplice marketing? Uno corre in circolo e, già che criceta, gli viene in mente di comprarsi una nuova abitazione, chiedere un mutuo e, alla fine, saldato il rogito notarile, farsi una bevutina in enoteca?

Inutile voler a tutti i costi disvelare la verità che, poi, per noi (come partecipanti), è del tutto irrilevante. Possiamo, però, fare la nostra parte e ricordarci, ogni tanto, di menzionarli, rendendo un pubblico ringraziamento per aver reso possibile una nostra passione. È, certamente, un gesto piccino ma, chissà, se la futura decisione di sponsorizzare il nostro egoistico piacere non dipenda anche dai “ritorni” indiretti derivanti dalle sciocchezze come quelle contenute in contributi come questo.

Mr Farronato
Mr. Farronato Podista e scrittore. La corsa mi serve per superare i limiti dell’ordinario mentre, scrivendo, supero quelli dello straordinario. Potete trovarmi – sotto falso nome – nelle gare della nostra bella capitale e, soprattutto, alle maratone. La corsa è la soglia del crepuscolo che si affaccia su un mondo diverso.